Toscana

COLOMBIA, LIBERA INGRID BETANCOURT

Ingrid Betancourt, ostaggio delle Forze armate rivoluzionarie colombiane (Farc) da oltre sei anni – rapita nel febbraio 2002 quando era candidata alla presidenza della Colombia – sarebbe tornata in libertà insieme ad altre 14 persone in circostanze per ora non chiarite. Più fonti, anche da Parigi, stanno confermando l’avvenuta liberazione in seguito, a quanto pare, a un’operazione militare in preparazione da settimane ma di cui si ignorano finora dinamica e particolari. Con la Betancourt, sono stati liberati tre “contrattisti” americani e 11 militari colombiani. L’operazione è avvenuta nel dipartimento meridionale di Guaviare, secondo l’annuncio del ministro della Difesa colombiano Juan Manuel Santos. La Betancourt, già senatrice impegnata nella lotta al narcotraffico e alla corruzione, candidata dei “verdi” alla presidenza della Colombia, venne rapita dalle Farc il 23 febbraio 2002 a San Vicente del Caguan, capoluogo della cosiddetta ‘zona di distensione’ di 42.000 chilometri quadrati concessa dal governo nel 1998 per una trattativa di pace che avrebbe dovuto porre fine alla guerriglia cominciata nel 1964; il sequestro avvenne tre giorni dopo che il presidente conservatore Andres Pastrana interruppe bruscamente le trattative, si dice su suggerimento di Washington, cancellando la “zona di distensione” e muovendo ogni genere di accuse contro le Farc. Figlia di un ex-ministro colombiano di origine francese, la Betancourt, secondo un aneddoto che non tutti ricordano, era stata definita “una ragazza che andrà lontano” dal poeta cileno e premio Nobel Pablo Neruda che aveva letto una poesia di Ingrid bambina; sposata a un cittadino francese, la Betancourt ha due figli, Melanie e Lorenzo. Santos ha fatto sapere che la liberazione degli ostaggi è avvenuta, grazie soprattutto al ruolo svolto da “infiltrati” nelle Farc, tra le “localidades selváticas” di La Paz e Tomachipán, nel Guaviare, circa 400 chilometri a sud di Bogotá. Mediante gli “infiltrati” accordi sarebbero stati presi con un non meglio identificato “Comandante César” delle Farc preinformato dell’arrivo di un elicottero per il prelievo degli ostaggi. Qualsiasi informazione sull’ accaduto è però, almeno finora, tutta da verificare. Da Parigi, in conferenza stampa, il presidente francese Nicholas Sarkozy, che negli ultimi tempi aveva tentato di far partecipare attivamente la Francia a iniziative per la liberazione, ha ringraziato per primo il presidente venezuelano Hugo Chavez, quindi il presidente colombiano Uribe e poi Ecuador e Spagna. La figlia di Ingrid, parlando in diretta televisiva subito dopo Sarkozy, ha detto che “è finito un incubo”; il figlio Lorenzo aggiunge: “E’ una gioia immensa, indescrivibile’, ancora faccio fatica a crederci”.Misna