Toscana

CONSIGLIO REGIONALE, 5 MILA ABITANTI PER UNIONI COMUNI, LIMITE IN UNA PDL

(ASCA) -  In Toscana saranno necessari almeno 5.000 abitanti per costituire le unioni ordinarie dei comuni, mentre ne serviranno almeno 1.000 per le unioni dei piccoli comuni, obbligati a gestire in forma associata tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici. Quest’ultimo limite può essere inferiore solo se l’unione non ha continuità territoriale con altri comuni con una popolazione fino a 1000 abitanti. è quanto stabilisce una proposta di legge stralcio sulle autonomie locali toscane, licenziata all’unanimità dalla commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (Idv). La normativa statale ha fissato in 10.000 abitanti il limite per le unioni ordinarie ed in 5.000 abitanti quello per le unioni dei piccoli comuni, ma consente alle Regioni di stabilire limiti diversi, purché lo facciano entro il 16 novembre 2011. La commissione sta lavorando sulla più complessiva riforma istituzionale delle autonomie locali, con particolare riferimento alle unioni dei comuni, per le quali i limiti demografici contenuti nella proposta sono appunto fissati, rispettivamente, in 5.000 ed in 1.000 abitanti. In attesa della conclusione dell’iter legislativo, la commissione ha messo a punto questa normativa stralcio per evitare l’applicazione automatica dei limiti fissati dalla normativa statale. Viste le particolarità della Toscana, le soglie più basse tendono ad agevolare le aggregazioni. La proposta di legge stralcio sarà all’esame dell’aula nella seduta di domani.