Toscana

CONSIGLIO REGIONALE: UNIONE APPROVA MOZIONE SU NUOVA GIUNTA, GHELLI SI SMARCA

Una mozione approvata e dieci bocciate. Con questo risultato si è concluso il Consiglio regionale straordinario, durato oltre sei ore. La mozione approvata è quella firmata da Alberto Monaci, capogruppo del Pd, Pieraldo Ciucchi, capogruppo dello Sdi, Alessia Petraglia, capogruppo di Sd e da Aldo Manetti (Prc). Nel testo si esprime “condivisione all’operato del presidente Martini in ordine alle iniziative assunte nell’ambito della nuova organizzazione della Giunta regionale”, si riconferma “la piena validità del programma di governo come attualizzato nel Programma regionale di sviluppo e nel Dpef 2008”, e si invita “la Giunta a confermare la massima disponibilità al dialogo e al confronto con il Consiglio, nell’ambito dei rispettivi ruoli, per realizzare tempestivamente ed efficacemente gli attesi impegni per lo sviluppo complessivo della Toscana così come definiti nel Prs e nel Dpef 2008”. Contro la mozione ha votato tutto il centrodestra. A favore ha votato invece tutta l’Unione ad eccezione di Luciano Ghelli, capogruppo del Pdci, che si è astenuto. “Non condivido – ha detto Ghelli -, come punto di principio, la condivisione in merito alla nuova Giunta, ma il consigliere Marco Montemagni vota a favore e rispecchia l’orientamento del gruppo”. Mario Lupi, capogruppo dei Verdi, non ha firmato la mozione ma l’ha votata. “Chiedo – ha però precisato – di essere coinvolto quando si scrivono gli ordini del giorno: avrei partecipato volentieri alla stesura”. In merito alle mozioni bocciate, tre sono state presentate dal gruppo di Alleanza nazionale, una da Lupi e Ghelli, e sei da Forza Italia. An chiedeva, tra l’altro, a Martini di dimettersi e di tornare al voto, di revocare la nomina del nuovo assessore di Rifondazione e, in generale, di revocare le nomine operate in Giunta. Lupi e Ghelli chiedevano di “aprire una fase di revisione dello Statuto inerente al rapporto tra Consiglio ed esecutivo, anche alla luce del rimpasto di Giunta, per accrescere il ruolo e le funzioni dell’assemblea elettiva”. Forza Italia, nelle sue mozioni, chiedeva tra l’altro la riduzione del numero degli assessori, di “respingere tutte le politiche in cui vi sia una sostanziale legittimazione dell’indifferenza dello Stato e delle istituzioni verso la scelta tossicomane e di ribadire il principio che qualsiasi uso di droga ‘leggera’ o ‘pesante’ non può mai essere considerato lecito”, di adottare in tempi rapidi il nuovo piano energetico, di adoperasi per le infrastrutture, in primis il completamento del Corridoio tirrenico. (ANSA).