Toscana

COOPERAZIONE DECENTRATA, PRESENTATA LA MAPPA DELLE REALTA’ TOSCANE

Una mappatura sulle organizzazioni e gli enti che si occupano in Toscana di cooperazione decentrata, la cooperazione internazionale che privilegia gli attori locali. Autore del rapporto, presentato durante la conferenza regionale sulla cooperazione che si conclude oggi all’Istituto agronomico d’oltre mare di Firenze, è la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.

Sono 1.085, secondo il rapporto, i soggetti che si occupano nella regione di cooperazione: il terzo settore ne raccoglie 460 (il 42,40%) ed è il gruppo più numeroso, gli enti pubblici coinvolti sono 304 (28,02%). All’interno del terzo settore dominano le Onlus, con sono l’82,83 per cento: le Ong costituiscono il 6,09% e le cooperative sociali il 4,13%. Complessivamente i progetti messi in campo dalla Toscana sono 1.197 e per oltre la metà (51%) riguardano il sociale e l’educazione. Il 32% dei progetti interessa l’Africa e il 25% l’America Latina. Gli altri interventi sono suddivisi tra Asia, Mediterraneo, Medio Oriente, Europa centro-orientale ed Europa sud-orientale. Tutti i dati raccolti dalla Scuola Sant’Anna sono stati organizzati su banche dati consultabili on-line all’indrizzo http://cdt.iao.florence.it/santanna, aggiornabili in futuro, in tempo reale, dagli stessi soggetti interessati.

La cooperazione internazionale toscana ha più di un volto: quello della sanità e dell’aiuto allo sviluppo, quelle delle emergenze, quello dei ‘gemellaggi’ nati per fortificare rapporti economici e quello del sostegno al dialogo tra i popoli.

Oltre un terzo del mondo ha rapporti con la Toscana e cinque milioni di euro, parte sanitaria compresa, sono le risorse investite per la cooperazione internazionale dalla Toscana nel 2003: 700 mila euro sono arrivati dagli enti locali, 500 mila dallo Stato e dall’Unione europea. Sono serviti ad attivare 60 progetti, oltre a continuare gli interventi giù avviati nel 2002: iniziative che vedono in prima fila Comuni e Province, comunità montane, scuole ed università, ospedali, Asl ed associazioni che operano sul territorio.

Sono 68 i paesi con cui la Toscana coopera nel mondo: 68 paesi su 190 che sono membri dell’Onu. La parte del leone la fa l’Africa sub-sahariana: lì la Toscana coopera con 21 paesi. Ma sono 16 le nazioni anche in America latina, 11 nell’Europa centro-orientale, 9 in Asia, 6 nell’Europa sud-orientale e 5 tra il Mediterraneo ed il Medio Oriente. Per coordinare tutti questi interventi la Regione ha costituito nel 2001, assieme all’Istituto agronomico d’oltre mare di Firenze che ha festeggiato quest’anno i 100 anni di attività, un segretariato operativo per la cooperazione decentrata, una serie di tavoli di coordinamento provinciali ed un sito tutto dedicato alla cooperazione, per facilitare lo scambio di esperienze e il dialogo tra le varie organizzazioni. La conferenza regionale è il momento conclusivo, per verificare i risultati raggiunti.

Nel 2003 la Toscana ha speso 3 milioni e mezzo di euro in cooperazione sanitaria. Nel 2004, per la parte sanitaria, sono state donati 8000 dosi di vaccino contro la meningite al Burkina Faso, sono stati accolti negli ospedali toscani 15 bambini iracheni, sono stati donati 50.000 euro all’istituto “Raissa Gorbaciova” di San Pietroburgo (oltre ad altri 100 mila raccolti con la Partita del Cuore di fine maggio a Firenze) per costruire un istituto infantile di ematologia e trapianti. Aiuti e solidarietà anche al popolo Saharawi., impegno che dura da quindici anni. Ha compiuto inoltre un anno il progetto “Saving the children”, iniziativa che vede il coinvolgimento del Centro Peres ed ha permesso di accogliere e curare finora oltre 700 bambini palestinesi negli ospedali israeliani. (cs-wf)

Cooperazione, samaritani toscani sulle strade del mondo