Toscana
COOPERAZIONE DECENTRATA, PRESENTATA LA MAPPA DELLE REALTA’ TOSCANE
Una mappatura sulle organizzazioni e gli enti che si occupano in Toscana di cooperazione decentrata, la cooperazione internazionale che privilegia gli attori locali. Autore del rapporto, presentato durante la conferenza regionale sulla cooperazione che si conclude oggi all’Istituto agronomico d’oltre mare di Firenze, è la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.
La cooperazione internazionale toscana ha più di un volto: quello della sanità e dell’aiuto allo sviluppo, quelle delle emergenze, quello dei gemellaggi’ nati per fortificare rapporti economici e quello del sostegno al dialogo tra i popoli.
Oltre un terzo del mondo ha rapporti con la Toscana e cinque milioni di euro, parte sanitaria compresa, sono le risorse investite per la cooperazione internazionale dalla Toscana nel 2003: 700 mila euro sono arrivati dagli enti locali, 500 mila dallo Stato e dall’Unione europea. Sono serviti ad attivare 60 progetti, oltre a continuare gli interventi giù avviati nel 2002: iniziative che vedono in prima fila Comuni e Province, comunità montane, scuole ed università, ospedali, Asl ed associazioni che operano sul territorio.
Nel 2003 la Toscana ha speso 3 milioni e mezzo di euro in cooperazione sanitaria. Nel 2004, per la parte sanitaria, sono state donati 8000 dosi di vaccino contro la meningite al Burkina Faso, sono stati accolti negli ospedali toscani 15 bambini iracheni, sono stati donati 50.000 euro all’istituto Raissa Gorbaciova di San Pietroburgo (oltre ad altri 100 mila raccolti con la Partita del Cuore di fine maggio a Firenze) per costruire un istituto infantile di ematologia e trapianti. Aiuti e solidarietà anche al popolo Saharawi., impegno che dura da quindici anni. Ha compiuto inoltre un anno il progetto Saving the children, iniziativa che vede il coinvolgimento del Centro Peres ed ha permesso di accogliere e curare finora oltre 700 bambini palestinesi negli ospedali israeliani. (cs-wf)