Toscana

Caritas di Grosseto, nel 2016 colloqui in crescita nei centri di ascolto

Il 2016 da poco concluso è stato l’anno della conferma definitiva del consistente trend di crescita di pasti serviti alla mensa della Caritas diocesana.

Nel corso dell’anno passato, infatti, la quota dei 30mila pasti, già superata nel 2015, si è consolidata, attestandosi a quota 30.073. Una lieve flessione rispetto a due anni fa, quando i pasti distribuiti raggiunsero la cifra record di 30.281.

A fornire i dati del centro di accoglienza è la stessa Caritas, che come ormai da alcuni anni, stila il bilancio del proprio servizio in questo segmento di attività più direttamente legate ai bisogni primari della persona (cibo, vestiario, igiene).

A far lievemente calare il numero dei pasti distribuiti nel 2016 rispetto al 2015 è la cena. Due anni fa, infatti, furono serviti 19.398 pranzi e 10.883 cene, mentre l’anno scorso i pranzi sono ulteriormente aumentati di 858 unità toccando quota 20.256 (un record), compensati dal calo di 1066 pasti distribuiti la sera, pari a 9817

Tabella 1. MENSA: L’ANDAMENTO MENSILE NEL 2016

Mese

pranzo

cena

GENNAIO

1514

916

FEBBRAIO

1638

1009

MARZO

2091

1119

APRILE

1920

1087

MAGGIO

1696

1099

GIUGNO

1137

 590

LUGLIO

1484

195

AGOSTO

1601

179

SETTEMBRE

1666

734

OTTOBRE

1881

930

NOVEMBRE

1874

980

DICEMBRE

1754

979

Totale

20256

9817                    

 

 

30.073

 

TABELLA 2. MENSA: IL CONFRONTO SUGLI ULTIMI TRE ANNI

2014

2015

2016

28.676

30.281

30.073

Il centro di ascolto e gli altri servizi. Nel 2016 sono cresciute le presenze di persone che si sono rivolte al centro di ascolto di Caritas. Complessivamente sono stati 7033 i colloqui effettuati (+177 rispetto al 2015), con una media di 5,7 colloqui a persona, a fronte dei 4,6 del 2015.

Variano, invece, i dati relativi agli altri servizi del centro di accoglienza:

Altri servizi

2015

2016

Indumenti

5598

5670                                 +72

docce

3644

3300                                 -344

intimo

3554

3234                                 -320

barba

2235

1664                                 -571

pacchi viveri

718

539                                   -179

visita medica

230

315                                    +85

Va, infine, segnalato che nel 2016 è cresciuta anche la percentuale di cittadini italiani che si sono rivolti alla Caritas. Nel dettaglio, sono il 30% del totale di coloro che usufruiscono della mensa (erano il 28% nel 2015) e il 40% di quelli che si sono rivolti al centro di ascolto (+5% sull’anno precedente).

«Questi numeri, ma soprattutto le storie che stanno dietro ad essi – commenta il direttore di Caritas, don Enzo Capitanici dicono che molte persone sul nostro territorio si sono letteralmente incagliate nella povertà, ne sono rimaste come intrappolate e fanno più difficoltà, rispetto al passato, ad uscirne. Questa difficoltà maggiore dipende da vari fattori, non ultimo che le situazioni per le quali si rivolgono alla Caritas sono sempre più complesse, non riguardano quasi mai solo il singolo individuo, ma un intero nucleo familiare. Spesso notiamo – prosegue don Capitani – che non è neppure sufficiente avere un reddito da lavoro o da pensione o un’abitazione, perché le cause che generano povertà sono talmente articolate, che cambiano anche i paradigmi con cui eravamo abituati a fare i conti nel trattare le situazioni di disagio sociale. Serve un servizio che vada sempre più in profondità e che soprattutto sia in rete, per arginare la tendenza, ormai sempre più evidente, alla cronicizzazione dei casi di povertà».