Toscana

Cattolici protagonisti: padre Airò, non disperdere questa esperienza

«C’è un fermento positivo nelle nostre comunità diocesane determinato sì dalla crisi, ma anche dalla dimensione sociale della fede. Dalla Toscana sarebbe opportuno che si sviluppasse un movimento che, operando concretamente, mettesse in luce l’urgenza di un nuovo umanesimo».

Padre Airò ha invitato a ripensare il rapporto scuola-lavoro («ognuno deve essere il primo imprenditore di se stesso»), ha auspicato una «nuova forma di mecenatismo che argini la fuga dei cervelli», una semplificazione della burocrazia e un rinnovamento della classe dirigente. «Da queste giornate – ha ribadito indine Airò – emergono segnali incoraggianti di un fermento, di una Chiesa vicina al suo popolo, di un laicato cattolico che si forma e si informa».