Toscana

Coldiretti: gli agricoltori ancora sul piede di guerra

di Stefano Liccioli

Tulio Marcelli è stato riconfermato presidente di Coldiretti Toscana: l’annuncio è stato dato alla stampa Venerdì 16 gennaio 2009. L’assemblea elettiva a cui hanno partecipato i dirigenti delegati di tutte le federazioni della Toscana, in rappresentanza delle imprese associate, ha così deciso di affidare a Marcelli un secondo mandato, dopo quello già assegnatogli nell’agosto del 2006. Il presidente, dal dicembre 2008 anche ai vertici nazionali di Terranostra, l’associazione agrituristica di Coldiretti, si è così espresso: «La mobilitazione iniziata a ottobre 2008 e culminata il 27 novembre con la “presa” di Firenze, continua; la pacifica invasione della città con agricoltori e mezzi ha dato visibilità al settore ed alle sue problematiche. Adesso dobbiamo continuare la nostra azione sindacale, con forme e iniziative diverse e nuove». Tra i risultati positivi raggiunti negli ultimi mesi Marcelli ha ricordato anche quello di aver rafforzato i rapporti con i soci, «un modo per far sentire la loro importanza».

Dopo l’azione della «rivendicazione», che ha permesso di iniziare a sciogliere alcuni nodi, è il momento della «costruzione» delle politiche agricole, che è altrettanto fondamentale, per consentire alle imprese toscane di crescere. Per il futuro il presidente regionale ha individuato alcuni obiettivi rilevanti: «Valorizzare i prodotti agricoli toscani, rendere funzionale lo strumento della bonifica, di cui la recente ondata di piogge ha evidenziato la necessità e, soprattutto, limitare la perdita del potere economico della produzione, fermando l’emorragia che continua ad assottigliare il reddito dell’agricoltore: in passato riuscivamo a trattenere il 25 per cento del prezzo del prodotto, oggi siamo scesi al 17, domani non possiamo permetterci il lusso di scendere ancora«. Non solo salvare i guadagni dei produttori, ma anche difendere le tasche dei consumatori, creando momenti di incontro tra domanda ed offerta, capaci di mettere a disposizione qualità a prezzi giusti. «Completeremo – ha annunciato Marcelli – il percorso iniziato con la nascita della Fondazione Campagna Amica che, in Toscana, ha oltre ottantamila aderenti ed è il mezzo per rinsaldare il rapporto fiduciario tra agricoltori e cittadini; terremo a battesimo anche nella nostra regione i Mercati di Campagna Amica». Inoltre il presidente ha lanciato l’idea, ampiamente condivisa, di organizzare un Coldiretti-day entro primavera: «Una grande convention in cui mettere a fuoco e condividere il percorso futuro, un cammino che non è finito con la manifestazione del  novembre scorso,  ma che è appena iniziato».

In conclusione Tulio Marcelli ha richiamato un’altra necessità: «La bellezza della campagna toscana è conosciuta in tutto il mondo: bisogna che l’agricoltura sfrutti di più questa immagine. Tra l’altro il mantenimento del paesaggio e dell’ambiente si deve anche al lavoro costante degli agricoltori».

Il rafforzamento del legame con la regione è stato sottolineato pure da Prisco Lucio Sorbo, direttore di Coldiretti Toscana: «Dopo la manifestazione c’è stata una maggiore sensibilità per la situazione delle aziende agricole toscane e per la difesa dei prodotti locali. Essi rappresentano un territorio ed il territorio ne è rappresentato: ci deve essere sinergia tra questi due aspetti. In un contesto di globalizzazione, la salvezza sta proprio nel rapporto prodotto-territorio».