Toscana
Colle, tra un anno la prima moschea toscana
«La presentazione del progetto del centro culturale islamico fa eco Sami Elshami rappresenta una tappa importante verso la costruzione del centro, una struttura voluta dalla nostra comunità che finalmente presto sarà realtà grazie a un percorso che ha avuto il pieno sostegno delle amministrazioni comunali guidate prima da Marco Spinelli e poi da Paolo Brogioni».
«Il centro culturale continua Sami sarà un luogo di identità per i musulmani che vivono a Colle e un luogo di culto arabo e di scambio interculturale. La nostra comunità è ormai integrata nella società colligiana e questa struttura funzionerà nel pieno rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto a dicembre e delle norme giuridiche italiane. Quello che sta succedendo a Colle rappresenta un grande esempio di integrazione e di convivenza. I centri culturali hanno una loro identità e un loro indirizzo e la nostra voce è sempre stata la pace».
«La struttura che sorgerà a Colle conclude Sami – è la prima nata da un accordo fra amministrazione comunale e comunità islamica e questo è il cammino della vera integrazione».
«Il momento internazionale è difficile ammette l’imam Feras Jabareen dopo aver condannato senz’appello la strage di Londra ma noi ricerchiamo il dialogo e la convivenza pacifica nel rispetto delle leggi del Paese che ci ospita. Il terrorismo di matrice islamica ha indebolito anche noi, che ne siamo le prime vittime anche sul piano morale. L’insegnamento islamico si fonda sul rifiuto della violenza e il valore della vita». Le caratteristiche della moschea sono state illustrate dall’architetto Danilo Raccuja che spiega come la struttura sarà inserito nel progetto di riqualificazione urbana e sarà aperta in quanto collocata all’interno di una zona pubblica». «E’ importante conoscere l’Islam senza isolarlo ha concluso l’architetto e questo percorso di integrazione che è in atto a Colle è molto importante e presenta aspetti unici nel suo genere».