Toscana

Come gestire il rischio alluvioni: a Livorno primo incontro pubblico sul Piano

Tre sono le fasi in cui si articola il lavoro. Già terminata la prima, dedicata alla valutazione preliminare del rischio alluvioni, adesso si entra nella seconda, quella dell’elaborazione delle mappe della pericolosità.

Punto strategico di questa operazione, che si concluderà a giugno, è la partecipazione, come dettato dalla specifica Direttiva comunitaria in materia (Direttiva 2007/60/CE) e  poi dal Decreto legislativo 49 del 23 febbraio 2010. Ed è perciò che Regione Toscana e Autorità di Bacino nazionali, ciascuno per la parte di territorio di loro, in coordinamento tra loro e con il Ministero dell’ambiente e il dipartimento nazionale della protezione civile, stanno organizzando specifici incontri di informazione e consultazione pubblica per recepire contributi e osservazioni utili alla elaborazione dei piani.

In estrema sintesi, adesso si lavora per definire criteri comuni per procedere in maniera coordinata alla redazione delle mappe di pericolosità e di rischio. I criteri fondamentali da cui si parte sono: la valorizzazione del lavoro svolto per la definizione della pericolosità nei PAI (Piani di assetto Idrogeologivo); l’adeguamento delle mappe della pericolosità, la definizione di eventuali nuove aree su cui definire la pericolosità e il rischio.

Oltre agli incontri pubblici, in cui vengono coinvolti per lo più a Amministrazioni, Autorità e Enti pubblici, Agenzie ambientali, Università, Enti di ricerca, Ordini professionali, associazioni imprenditoriali e ambientaliste, i cittadini possono contribuire anche tramite la compilazione dell’apposito questionario on line.

Prima di consegnare il materiale prodotto in questa seconda fase al Ministero dell’Ambiente, la Regione si occuperà di organizzare un altro incontro pubblico a fine maggio.

Si passerà poi alla terza fase che si dovrebbe concludere a giugno del 2015 in cui verranno predisposti e attuati i veri e propri piani di gestione del rischio alluvione. Gli anni seguenti, fino al 2021, ci si occuperà dei relativi e necessari aggiornamenti.