Toscana

Comuni, referendum fusione, vincono «sì» in Lucchesia

Al voto sono stati chiamati domenica 20 maggio 3.153 cittadini. Hanno risposto in 1.534, ovvero appena il 35,15%. Si è trattato del ventiseiesimo referendum dal 2012 ad oggi. Allora la Toscana contava 287 Comuni, che già in proporzione erano già molti meno che in altre regioni, effetto anche delle riforme settecentesche del granduca Pietro Leopoldo. Oggi sono 274, tredici in meno. A ciascuna fusione si è arrivati dopo un referendum consultivo. Fino al 2017 tredici volte hanno prevalso i sì e dodici i no. C’è chi è passato da gestioni associate di servizi e unioni di comuni, altri si sono fuse senza tappe intermedie e la Regione ha incentivato ogni volta la scelta con 500mila euro l’anno (per cinque anni) di contributi straordinari, 250mila euro per ogni vecchio comune. A queste risorse utili per dare fiato a progetti rimasti troppo a lungo nel cassetto o per tamponare tagli sui trasferimenti statali si sono sommate deroghe sulla spesa in bilancio e contributi statali straordinari, per dieci anni, pari al 50% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010, fino ad un massimo di 2 milioni per ciascun beneficiario.