Toscana

Con il «Diamante» il sole splende anche di notte

La Provincia di Firenze ha il suo «Diamante». Di che cosa si tratta? Di una centrale energetica di nuova generazione realizzata da «Enel Ingegneria e Innovazione» dalla forma appunto di un diamante – di cui rispetta le dimensioni auree – che illuminerà le notti del Parco di Villa Demidoff, e quindi il colosso dell’Appennino del Giambologna, la peschiera della maschera, la grotta di Cupido e il viale degli zampilli.

Il primo esemplare del «Diamante» è stato infatti inaugurato sabato scorso nella Villa Medicea di Pratolino in Toscana, alla presenza del Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, del Sindaco di Vaglia Fabio Pieri, del Dirigente Settore Energia della Regione Toscana Edo Bernini, di Simone Tani per il Comune di Firenze e di Livio Vido, Direttore della Divisione Ingegneria e Innovazione di Enel.

Sviluppato dalla Ricerca Enel in collaborazione con l’Università di Pisa, il Diamante è un sistema energetico innovativo che consente, per la prima volta, di testare la generazione di elettricità con pannelli fotovoltaici, integrandola con un sistema in grado di accumularla sotto forma di idrogeno e di renderla disponibile anche quando il sole non c’è. Con una forma architettonica che lo rende particolarmente adatto per essere inserito in contesti paesaggistici di pregio architettonico e naturalistico – una struttura geodetica di Fuller in vetro ed acciaio – il Diamante fornirà energia per l’illuminazione notturna del parco di Villa Demidoff, delle sue statue e per l’alimentazione delle biciclette elettriche messe a disposizione dei frequentatori della villa medicea.

I 38 pannelli fotovoltaici di ultima generazione installati sulla struttura consentono di produrre energia elettrica sfruttando l’irraggiamento solare. La parte di energia non utilizzata viene accumulata generando idrogeno, che è stoccato all’interno di tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante. Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile, il Diamante è in grado di produrre energia elettrica anche durante la notte o quando il sole non c’è.

«Sono davvero felice di inaugurare un’opera bella e importante come questa – ha detto il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci – perché unisce bellezza e utilità, produce energia coniugando innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e spettacolarità». «L’obiettivo strategico è quello di testare su scala significativa l’integrazione tra i pannelli solari ed un sistema di accumulo dell’energia, al fine di migliorare la producibilità da fonti rinnovabili rendendola continua e, soprattutto, prevedibile – ha dichiarato Livio Vido – il Diamante è il primo tassello di un importante filone di ricerca che riteniamo rivesta grande importanza per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili».

«Il Comune di Firenze è lieto di essere presente a questa inaugurazione – ha osservato Simone Tani a nome del Sindaco Renzi – e ci auguriamo di avere ancora Enel quale partner istituzionale per iniziative strategiche legate all’innovazione e all’ambiente, temi essenziali del mio programma di mandato. Il primo passo potrebbe essere fare di Firenze una capitale europea della mobilità elettrica e sostenibile». Presente all’inaugurazione anche il Dirigente del Settore Energia della Regione Toscana Edo Bernini che, portando il saluto dell’Assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini, ha ricordato «l’impegno della Regione Toscana sul fronte della sostenibilità con il Piano di indirizzo energetico regionale: entro il 2020 la Toscana punta a ridurre del 20% le emissioni di gas serra, aumentando della stessa percentuale l’efficienza energetica e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. In questo senso, il Diamante rappresenta un’eccellenza per tutta la regione».

«Per il Comune di Vaglia – ha dichiarato il Sindaco Fabio Pieri – è un onore accogliere un’opera di altissimo livello, tanto dal punto di vista tecnologico quanto sotto il profilo artistico. Una struttura che produce energia rinnovabile in modo innovativo, contribuendo ad aumentare la sostenibilità del territorio. Ringrazio Enel e Provincia di Firenze per questo progetto che ci permette di dare un impulso alla diffusione di una cultura sostenibile su cui le Pubbliche Amministrazioni in primis sono chiamate a lavorare».

Stefania Moretti L’ingegnere: questa è la Ferrari delle rinnovabiliIngegner De Michele, responsabile «politiche ricerca e sviluppo» Enel, quali prospettive apre la messa in esercizio del Diamante?

«Considerando che la dipendenza dall’estero dell’approvvigionamento energetico del nostro paese è dell’86,4% e che almeno il 33% dell’energia viene consumata nel settore edilizio, si capisce l’importanza strategica di diffondere l’uso delle energie rinnovabili. L’Italia però è caratterizzata da un patrimonio edilizio esistente di inestimabile valore e molti edifici che, pur meritevoli di conservazione, sono difficili da adeguare sia per quanto attiene gli interventi di tipo strutturale sia per l’impiego di tecnologie energetiche integrate. Pertanto, oltre che intervenire sulle caratteristiche costruttive di tali immobili per adeguarli il più possibile, è stato proposto un impianto avente caratteristiche adatte ad un valido ed armonico inserimento in contesti delicati. Con il pensiero rivolto ai luoghi sensibili diffusi nel territorio nazionale ai parchi naturali, agli edifici storici, a quelli con destinazione scolastica, ospedaliera, più in generale ad uso collettivo, l’Enel con la collaborazione dell’Università di Pisa ha ideato un nuovo sistema di generazione rinnovabile, insieme bello, efficiente e flessibile»

Ci racconti qualcosa in più sul Diamante

«Abbiamo lanciato l’idea di una struttura, una costruzione, che si possa all’improvviso illuminare, accendersi e brillare, come accade talvolta quando un raggio di sole filtra dal cielo e accende una città, un’immagine semplice ma forte al tempo stesso. Il Diamante ha trovato invece una collocazione appropriata nel parco di Pratolino, l’antica villa delle meraviglie dei Medici, dove con la sua energia illuminerà i sentieri che portano alla straordinaria statua del Colosso dell’Appennino, anch’essa illuminata da questo gioiello».Una novità anche dal punto di vista tecnologico?«Sì, perché il Diamante oltre alle sue straordinarie caratteristiche estetiche ha anche un primato assoluto a livello internazionale: è il primo impianto solare che accumula energia di giorno trasformandola in idrogeno, uno straordinario vettore energetico, usandolo di notte per ottenere elettricità mediante un’efficientissima pila a combustibile».