Toscana

Consiglio regionale: Cinque Stelle, «440 mila euro al mese e non finiamo i lavori? una vergogna»

«Nel solo gennaio – scrive il M5S regionale – lo Stato ha speso 440 mila euro per pagare il lavoro dei consiglieri regionali della Toscana. Eppure ieri si è consumata l’ennesima vergogna: per la seconda seduta d’aula consecutiva non abbiamo finito i lavori, rinunciando a trattare 45 atti con argomenti che in molti casi riguardano nel profondo la vita dei cittadini quali lo stop all’inceneritore di Montale, il taglio dei costi della politica e l’esenzione delle spese socio sanitarie per le vittime di violenza di genere. Questa storia deve finire e, se per altri gruppi politici questo è normalità accettabile per noi è intollerabile che i consiglieri regionali non si sentano “dipendenti pubblici” pagati per lavorare» segnalano i Cinque Stelle.

«A Giani abbiamo scritto che questa è una mancanza nei confronti dei cittadini che con la loro contribuzione ci assicurano lauti compensi – da noi M5S rifiutati per metà – e si attendono un proporzionale impegno lavorativo nella sede risolutiva dei lavori consiliari: l’assemblea del Consiglio Regionale» proseguono i Cinque Stelle.

«Ci indigna ancor di più che questo comportamento venga da quello stesso PD che a livello nazionale tuona contro gli statali fannulloni, da “mandare a casa in 48 ore”. Tra questi proprio quell’Antonio Mazzeo che per coerenza invitiamo a rispettare quanto scriveva su facebook il 18 gennaio. Se, come dice lui, i dipendenti pubblici che non lavorano “in maniera adeguata” vanno mandati a casa, faccia un primo passo esemplare» concludono i Consiglieri regionali M5S.