Toscana

Consiglio regionale: personale Province, ecco dove sarà trasferito

È stato il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) ad illustrarne le linee fondamentali. Bugliani ha ricordato che la Regione Toscana, avendo approvato una legge di riordino del settore, ha tempo fino al 31 ottobre per inserire i nominativi nella piattaforma per la mobilità, anche se il trasferimento effettivo decorre dal 1° gennaio 2016, con l’ingresso nella dotazione organica provvisoria della Regione. Il rischio era di vedere vanificato tutto il lavoro svolto.

“Si fa fronte alla mancata stipula degli accordi tra province e comuni”, ha sottolineato il presidente della commissione ricordando che il turismo, compresa la statistica, ed esclusa la formazione degli operatori, sarà trasferito ai comuni capoluogo, che dovranno anche tenere gli albi del terzo settore. Una volta assegnato il personale saranno questi ultimi a verificare se l’esercizio della funzione possa essere assegnato, con convenzione, alla provincia o ai comuni associati.

Le funzioni di forestazione saranno assegnate alle unioni dei comuni, che già le esercitano sul proprio territorio. Anche in questo caso saranno queste ultime, sulla base del personale a disposizione, a decidere se assegnare l’esercizio con convenzione alla provincia o ai comuni associati.

Per il personale della funzione sport è stata trovata una soluzione particolare. Gli interessati resteranno in provincia e saranno assegnati o alle funzioni fondamentali, o alle politiche attive del lavoro, in sostituzione del personale cessato.

Si prevede inoltre che gli oneri di gestione delle sedi delle province e della città metropolitana legate allo svolgimento delle funzioni possono essere assunti a carico della Regione. La relativa copertura finanziaria per il 2016 è fissata in 4 milioni di euro.

Per garantire la continuità dei servizi, le province e la Città metropolitana fiorentina prorogheranno i contratti di lavoro a tempo determinato del personale impiegato nei centri per l’impiego fino al 31 dicembre 2016. Stesso limite di tempo per i contratti di appalto dei servizi per l’impiego ed i contratti di servizio con le società in house, nel caso la Regione non individui prima i nuovi contraenti.