Toscana

Dal nuovo orario ferroviario doccia scozzese per i toscani

di Ennio CicaliChi vince e chi perde nella «lotteria» che dall’11 dicembre interesserà il sistema ferroviario regionale, con l’entrata in vigore del nuovo orario. Firenze avrà in più quattro coppie di Eurostar per Napoli, che partiranno ogni quattro ore; sparirà l’unico Eurostar che collega Arezzo a Roma: «è un altro schiaffo» dicono gli aretini. Salteranno Firenze i nuovi treni veloci (T-biz): partiranno da Milano alle 7,55 e 16,55 per Roma (da Roma per Milano alle 6,25 e alle 18,05) collegando i due capoluoghi in 4 ore, con un’unica fermata a Bologna. Aumenteranno gli Intercity da Firenze a Milano, ma la maggior parte di essi abbandonerà S. Maria Novella – la Stazione centrale – per fermare quasi tutti a Rifredi e Campo Marte. A S. Maria Novella resteranno solo gli eurocity e i tre nuovi intercity Firenze-Milano. Lo spostamento degli intercity nelle due stazioni semiperiferiche costituisce una vera e propria rivoluzione per il sistema ferroviario regionale. I treni spostati sono molto usati dai pendolari per i collegamenti sud – nord. Scorrendo l’elenco si possono vedere molti Napoli – Milano, Torino – Reggio Calabria, Roma – Milano, Venezia – Napoli. Ogni giorno circa 12 mila persone affolleranno le stazioni di Campo Marte e Rifredi, dove si attesteranno anche i treni notturni per Parigi, Vienna e Basilea. Preoccupa il notevole disagio che dovranno affrontare i viaggiatori che nelle due stazioni non troveranno servizi igienici adeguati, idonee sale d’aspetto e servizi accessori come taxi, bus, parcheggi non sufficienti. I due scali, infatti, si trovano al centro di aree già in difficoltà per il notevole traffico urbano, che non consente, tra l’altro, l’istituzione di adeguati servizi di collegamento o il potenziamento delle linee già esistenti. «Abbiamo messo in piedi un coordinamento Regione, Provincia, Comune, Trenitalia, Ataf per attrezzare le stazioni periferiche» dice il vice sindaco Giuseppe Matulli, che ammette: «Non sarà semplice, come non lo sarà il traffico in quella centrale». «Memorario» porterà più treni, invece, per la linea Firenze-Prato-Pistoia-Viareggio. I numerosi pendolari avranno maggiori possibilità con 45 treni in più su una tratta tra le più frequentate della Toscana. Ci saranno 4 treni veloci in più l’ora sulla linea Prato – Firenze; due fermeranno solo a Sesto Fiorentino e a Firenze Rifredi, per gli altri due sono previste fermate in tutte le stazioni. Tre convogli partiranno da S. Maria Novella, altri cinque da Campo Marte. In pratica, dal 12 dicembre, a Prato centrale fermeranno 128 treni contro i 93 attuali. Per trentatré è prevista anche una fermata nella nuovissima stazione di Borgonuovo, nella zona San Paolo – Campaccio. La nuova riorganizzazione non risparmia Pisa. È prevista la soppressione di otto degli attuali 10 diretti tra Pisa e Pistoia. I pendolari pistoiesi sono già sul piede di guerra.

Nei giorni scorsi i vertici di Trenitalia hanno smentito il presunto taglio della Faentina che, non solo non sarà penalizzata, ma dal 2007 potrà usufruire di un nuovo servizio che potenzierà i collegamenti tra Toscana ed Emilia Romagna.

La denuncia del sindacato«Regione penalizzata»In sciopero il 7 dicembreSono preoccupati i sindacati per il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore il 12 dicembre, sia per i disagi che dovranno affrontare i viaggiatori che per le condizioni di lavoro dei ferrovieri, personale di macchina e di bordo. «La stazione centrale di Firenze è satura – osserva Ciro Recce, della segreteria regionale della Cisl – ma la redistribuzione delle fermate degli Intercity va fatta senza penalizzare i pendolari e senza creare nuovi problemi per chi dovrà ricorrere a navette per spostarsi fra le varie stazioni fiorentine. Alla Toscana serve un sistema di collegamenti integrati».

«Il nuovo orario prevede cose buone e altre discutibili – spiega Stefano Boni, segretario regionale della Fit-Cisl, uno dei sindacati dei ferrovieri –. Ma i problemi sono tanti: ci sono carenze gravi negli organici perché mancano trecento ferrovieri, fra i quali almeno cinquanta addetti alla manutenzione e altrettanti capotreni; stanno portando via attività importanti da Firenze, vogliono spostare il controllo della “direttissima” dalla stazione del Campo di Marte a quella di Bologna. Se ne vanno pezzi delle Ferrovie senza una programmazione, una politica». «Preoccupano i tagli alla Finanziaria – prosegue Boni – che mettono a rischio investimenti infrastrutturali come l’attraversamento della città di Firenze per l’Alta velocità o la realizzazione del Polo tecnologico dell’Osmannoro, che fa della Toscana un punto di riferimento a carattere nazionale per la manutenzione del materiale rotabile».

I sindacati toscani dei ferrovieri hanno già proclamato un primo sciopero regionale di 8 ore per il 7 dicembre, mentre a fine novembre promuoveranno un’assemblea pubblica, invitando le istituzioni per riaffermare, sia sul piano degli insediamenti industriali ferroviari che per le assunzioni, che la Toscana ha tutte le caratteristiche e potenzialità per un trasporto efficiente e puntuale e per essere al centro dei processi innovativi del trasporto, sia a lunga percorrenza che locale.E.C. La replica dell’assessoreMa Riccardo Conti giudicapositivamente le novità«Con il prossimo 11 dicembre il servizio ferroviario toscano fa un altro passo avanti». L’assessore regionale ai trasporti, Riccardo Conti, dà un giudizio positivo del nuovo orario invernale, soprattutto per i 45 treni in più sulla Firenze-Prato-Pistoia-Viareggio, grazie all’introduzione su quella linea di «Memorario», un servizio che prefigura i futuri servizi metropolitani.

Ma anche sulle lunghe percorrenze il bilancio dell’assessore è positivo con le 4 coppie di nuovi eurostar Firenze-Napoli (tre ore e dieci minuti di percorrenza) e le tre nuove coppie di intercity per Milano. Anche il dirottamento sulle stazioni di Campo di Marte e di Rifredi di tutti gli altri intercity viene letto come «un contributo per decongestionare la stazione centrale di Firenze» e permettere una migliore regolarità del traffico. Quest’ultima sarà poi connessa alle altre due stazioni «da un servizio di coincidenze assai frequente».

Particolare attenzione è stata riservata alla tratta veloce da Arezzo, molto frequentata dai pendolari del Valdarno che avrebbe potuto essere penalizzata dalla riorganizzazione. «Se fosse arrivata fra un anno, con il raddoppio dei binari Campo di Marte-Santa Maria Novella già realizzato, gli scambi fra le due stazioni sarebbero stati subito più facili – commenta Conti – Visto invece che le Ferrovie l’hanno introdotta adesso, per il 2006 la Regione ha chiesto a Trenitalia il mantenimento su Santa Maria Novella dell’intercity “Tacito” e dell’eurostar che parte da Arezzo in direzione Milano. La risposta affermativa è arrivata. E il servizio sarà mantenuto». Sulla stessa linea FS fa sapere che sono in corso ulteriori verifiche che possano tener conto delle esigenze di chi viaggia al mattino presto.

Le proteste dei pendolariTante denunce sul tavolo del Difensore«Il grande potere del Difensore civico è non avere poteri, perché questo vuol dire non avere limiti. Interveniamo a 360 gradi, cercando di risolvere i problemi in via bonaria, senza che i cittadini debbano rivolgersi agli avvocati o ai tribunali, senza spese e senza burocrazia». Giorgio Morales, ex sindaco socialista di Firenze, sta interpretando questo suo incarico di Difensore civico regionale con grande impegno.

E può rivendicare che «nella stragrande parte dei casi questo modo non giurisdizionale di affrontare i problemi è efficace, risolvendo i problemi dei cittadini, specie dei più deboli». Ma con i disagi dei pendolari ha il suo bel da fare. Non passa giorno che al numero verde 800 018488 non arrivino denunce di disservizi. E nel giugno scorso ha deciso di verificare di persona. Con tutto il suo staff è salito sul Firenze-Arezzo distribuendo questionari ai passeggeri. Sul momento ne hanno raccolti 250 e altri 60 sono arrivati via fax nei giorni successivi.

«Mi hanno accolto con molta cordialità e simpatia – ci spiega –. E ho riscontrato personalmente le disfunzioni più evidenti: scarsa pulizia, affollamento, malfunzionamento dell’aria condizionata». Morales ha subito ottenuto un incontro con l’assessorato regionale e con Trenitalia. A entrambi ha chiesto ragione dei disagi e loro hanno promesso investimenti per ammodernare il materiale rotabili. Però ci vorrà del tempo.

«Ma per le cose che non costano, come un miglior rapporto con gli utenti, una maggiore informazione, una maggiore pulizia nelle carrozze– ha detto loro – questo lo potete fare da subito». Risultati concreti, lo ammette, ancora non li ha visti. «Però è vero che ci si lamenta quando le cose non vanno, mentre quando ci sono miglioramenti nessuno ce lo viene a dire». A giorni si incontrerà di nuovo con Trenitalia. Sul tavolo, oltre i miglioramenti del servizio, anche la questione dei rimborsi per i ritardi. Il gestore si è impegnato a studiare una soluzione anche per i possessori della carta Pegasus, emessa dalla Regione. «Abbiamo sollevato anche il problema dei danni causati ai viaggiatori dai ritardi. Trenitalia ha risposto che non ci aveva neanche pensato. Anche su questo siamo in attesa di una risposta».Claudio Turrini