Toscana

ECOMAFIA IN TOSCANA, E’ ALLARME: TONNELLATE DI RIFIUTI SEQUESTRATI

Continuano a destare allarme i traffici illeciti di rifiuti in Toscana. Dopo l’ultimo Rapporto Ecomafia di Legambiente, che vedeva la nostra regione in terza posizione per numero di infrazioni accertate nel 2004, e dopo la notizia di oggi, di una nuova maxi-operazione del Noe dei Carabinieri, che vede coinvolta anche la Toscana, i dati forniti stamattina dalle forze dell’ordine alla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale toscano confermano gli elementi di preoccupazione. Qualche numero: nei primi 5 mesi del 2005, la Guardia di Finanza ha effettuato sequestri per 3.793.000 kg di rifiuti industriali e 39.295 mq di aree demaniali.

I carabinieri, su 274 effettuati nel primo semestre di quest’anno, hanno disposto 24 sequestri; 70 le persone denunciate; gli abusi edilizi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono aumentati del 91%. La Guardia forestale denuncia un aumento degli illeciti, negli ultimi anni, del 40% (un dato sul quale pesa comunque anche l’aumento dei controlli); da gennaio a luglio sono stati riscontrati 468 infrazioni che riguardano discariche e rifiuti, con sanzioni per un valore totale di 6.372.550 euro. U

na situazione che fa pensare anche al coinvolgimento di organizzazioni criminose di stampo mafioso, sia negli illeciti ambientali che in altri tipi di attività, ad esempio nel settore degli appalti: a dirlo è il tenente Mario Ferri, del Noe dei Carabinieri di Firenze, che sottolinea anche come recentemente, dalla classica rotta dei rifiuti, Nord-Sud, stiamo passando ad una situazione in cui il centr’Italia e la toscana in particolare giocano un ruolo chiave. Il vice questore aggiunto del Corpo Forestale, Luigi Bartolozzi, rincara la dose, parlando anche di “noti personaggi della malavita” che, secondo le ultime indagini, starebbero facendo il loro ingresso in Toscana.

Di fronte a questa situazione, unanime è stato l’appello alla massima collaborazione fra istituzioni, forze dell’ordine e fra tutti gli enti che a vario titolo possono fornire il loro contributo.

“Il quadro delineato è serio – ha commentato Erasmo D’Angelis, presidente della commissione Territorio e ambiente, che oggi in via eccezionale ha tenuto una seduta aperta al pubblico e ai giornalisti, per garantire il massimo della trasparenza sull’indagine conoscitiva che sta svolgendo – Dev’essere chiaro che in Toscana mafie ed ecomafie non possono avere diritto di cittadinanza: l’allarme deve suscitare un impegno congiunto sia sul fronte della prevenzione che sul fronte delle misure di contrasto”.

Anche per il vicepresidente, Virgilio Simonti, le istituzioni hanno il dovere di contribuire per contrastare il fenomeno, e quello che sta facendo ora la commissione stessa, con un’indagine che proseguirà nelle prossime settimane con altre audizioni, vuol essere un piccolo tassello in questa direzione.

Durante la seduta di commissione, sono intervenuti anche il comandante Quinto Fontana del Corpo forestale, il maggiore Andrea Tesi della Guardia di finanza, il maresciallo Angelo Campitelli del Noe e, per la commissione, i consiglieri regionali Bruna Giovannini (Ds), Andrea Agresti (An), Monica Sgherri (Rifondazione comunista), Mario Lupi (Verdi), Adriano Chini (Ds). (cs-ab)