Toscana

ENEL: ACCORDO CON REGIONE TOSCANA PER GEOTERMIA

Enel e Regione Toscana hanno siglato un accordo per lo sviluppo della geotermia nella regione che prevede lo stanziamento a favore della Toscana di 650 milioni di euro da qui al 2024. Il protocollo di intesa, definito “storico” dagli enti locali toscani, è stato siglato a Roma presso la sede del ministero dello Sviluppo economico e prevede l’unificazione al 2024 della scadenza delle concessioni ad Enel per la coltivazione geotermica. “Già oggi – ha sottolineato l’amministratore delegato del gruppo elettrico Fulvio Conti – la geotermia produce circa il 25% del fabbisogno complessivo di energia elettrica della regione, evitando l’emissione in atmosfera di anidride carbonica per 3,6 milioni di tonnellate”. In modo pulito, ha continuato, sono prodotti oltre 5,2 miliardi di kwh all’anno, “quanto basta per soddisfare il fabbisogno di 1 milione e 800 mila famiglie”. L’accordo, ha commentato con soddisfazione il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini “dà il segno di svolta alla relazione tra Enel e i territori. Nei decenni passati il rapporto è stato spesso conflittuale, ora la situazione è molto migliorata e l’intesa apre la strada a una collaborazione più ampia”. L’obiettivo della Regione, ha concluso Martini, è quello di portare entro il 2020 al 50% la percentuale di energia elettrica prodotta con le fonti rinnovabili, e soprattutto con l’energia geotermica, che gioca un ruolo trainante. Con l’accordo siglato oggi Enel si impegna allo sviluppo sostenibile della produzione, “ipotizzabile con la realizzazione entro il 2011 di nuove centrali, per un incremento totale di 112 Mw di potenza”. Il gruppo produrrà inoltre altri 88 MW con l’obiettivo di incrementare entro il 2024 la produzione geotermica di complessivi 200 MW, facendola salire dagli attuali 700 a 900 MW. “Vogliamo essere tra le Regioni all’avanguardia”, ha aggiunto Martini, su tutte le rinnovabili e in particolar modo sul geotermico e sull’idrogeno, visto che “c’é qualche problema sulle altre fonti: l’eolico, ad esempio, che pone questioni di carattere paesaggistico”. Con Enel “all’inizio del nuovo anno apriremo un tavolo di discussione, che inaugurerà una nuova fase positiva”. Finora i rapporti non sono sempre stati ottimi, ed anzi, persino sull’intesa sul geotermico raggiunta oggi, alcuni esponenti regionali dei Verdi hanno sollevato qualche polemica, accusando Enel di voler concedere agli enti locali solo una minima parte degli utili ottenuti dallo sfruttamento delle acque calde toscane. Discussione in cui Fulvio Conti non è voluto minimamente entrare: “io non faccio polemica con nessuno”, ha detto. Tra le questioni da affrontare nella nuova collaborazione tra gruppo e Regioni, ci sono anche quelle relative alla riconversione delle centrali di Piombino e Livorno, entrambe ancora ad olio combustibile. “Va definito il loro ruolo nel sistema nazionale”, ha detto Martini, considerando anche il fatto che a Piombino arriverà il gasdotto Galsi (che porterà il gas nordafricano in Italia attraverso la Sardegna) e che di fronte a Livorno verrà invece attivato un impianto di rigassificazione offshore. Tra le ipotesi da discutere c’é dunque quella di una conversione a metano per entrambe le centrali. Il protocollo di oggi, ha precisato l’Enel, recepisce le specificità del Monte Amiata, “tanto da subordinare l’attività geotermica agli esiti degli studi in corso da parte dell’Università di Siena sui rischi derivanti dal suo sfruttamento”. (ANSA).