Toscana

ENERGIA: CETICA, 1/MO PAESE TOSCANO CHE SI RISCALDA A LEGNA

Un intero paese che si riscalda con la legna. E’ Cetica, piccolo borgo casentinese nel comune di Castel San Niccolò (Arezzo), il primo paese toscano – Susanna Cenni, l’amministratore Arsia Maria Grazia Mammuccini, e il presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli.

L’appuntamento è organizzato dall’Arsia-Regione Toscana con la collaborazione del GAL Appennino Aretino, della Comunità Montana del Casentino e del Comune di Castel San Niccolò nell’ambito delle attività pilota del progetto di cooperazione transnazionale “Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell’associazionismo forestale”. Il riscaldamento a legna comporterà una conseguente riduzione dei costi energetici (del 35%) e la possibilità di garantire e valorizzare il patrimonio boschivo toscano e la filiera legno-energia.

L’impianto – il cui costo di realizzazione è stato di 210mila euro, alimentato con 100 tonnellate annue di cippato riscalderà gli ambienti e fornirà acqua calda alle abitazioni ed edifici pubblici, grazie ad un rete di teleriscaldamento di 575 metri di lunghezza, attraverso una caldaia (da 406 kw) installata in un’area centrale agli edifici interessati (in totale 12mila metri cubi), caratterizzata da elevati standard di sicurezza ed affidabilità, e da un’alta resa termica. Il tutto per un costo annuo di circa 6.500 euro (6/7 euro al quintale il costo del cippato) contro una spesa alternativa di gasolio pari a 36.700 euro; 4-5 anni invece l’ammortamento stimato per il costo della caldaia.

L’Arsia (l’Agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale), con la collaborazione di Aiel (l’Associazione italiana energie agroforestali), ha supportato tecnicamente la realizzazione del progetto, dopo una attenta valutazione della sostenibilità tecnico-economica della locale filiera foresta-legno-energia. L’approvvigionamento del cippato per l’alimentazione dell’impianto di teleriscaldamento è ampiamente assicurato dal legname proveniente dall’ordinaria gestione forestale dei boschi esistenti, la cui cura selvicolturale è essenziale per la loro stabilità e continuità nel tempo. (ANSA).