Toscana

ENERGIA, LA TOSCANA PUNTA SULLE FONTI RINNOVABILI

Sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili. E’ questo, insieme all’aumento della efficienza energetica e alla stabilizzazione dei consumi, l’asse centrale della politica energetica regionale, in vista dell’obiettivo prefissato di portare, entro il 2012, il peso della produzione di energia da fonti rinnovabili al 50 per cento rispetto ai consumi elettrici (attualmente siamo a circa il 30 per cento) e al 20 per cento rispetto al consumo energetico complessivo, a fronte del 12 per cneto attuale.

“Nel Piano di indirizzo energetico abbiamo messo a fuoco – afferma l’assessore all’ambiente Tommaso Franci – una rete di azioni per raggiungere tale obiettivo e sviluppare i singoli settori di produzione di energia da rinnovabili. Per quanto riguarda la geotermia per usi elettrici, viene riconfermato l’obiettivo di sviluppo degli usi elettrici della geotermia previsto nel PER 2000 (circa 7300 GWh di produzione lorda annua di energia elettrica). Gli aspetti da potenziare sono l’ambientalizzazione delle centrali e delle infrastrutture connesse, da attuarsi tramite la progressiva dotazione di tutte le centrali del sistema di abbattimento delle emissioni, già attivo con buoni risultati su alcune di esse, la risistemazione delle aree dismesse, un migliore inserimento paesaggistico ambientale delle infrastrutture, una maggiore integrazione con il sistema degli enti e delle imprese locali per incrementare le opportunità derivanti dalla presenza di una risorsa endogena fondamentale quale è la geotermia”.

Le biomasse (produzione elettrica) costituiscono un settore in cui in questi anni si è registrata una forte attenzione che si è concretizzata anche in progetti di centrali alimentate con biomasse agro-forestali o provenienti da colture ad hoc. La valorizzazione di questa fonte rinnovabile è fra le priorità delle politiche energetiche. Il nuovo obiettivo di sviluppo degli impianti di produzione di energia elettrica da biomasse è fissato a circa 200 MW di potenza installata, per una produzione elettrica annua di 800 GW. “Per il solare fotovoltaico – spiega poi Franci – oggi si sono le condizioni per superare l’impostazione che lo considerava una realtà di nicchia e per porlo fra le fonti che potranno avere uno sviluppo significativo, fino a raggiungere una potenza installata di 50 MW e una capacità di produzione complessiva annua di energia elettrica di oltre 50GW. Questa strada sarà percorribile nel prossimo futuro anche a seguito delle norme contenute nel decreto Marzano, che prevedono un regime di incentivazione in conto energia: in pratica verranno remunerati i Kwh prodotti da fonte fotovoltaica immessi in rete in base a una tariffa fortemente incentivante, sul modello dell’esperienza di altri paesi come la Germania e la Spagna”. L’altra azione strategica è costituita dalla semplificazione delle procedure autorizzative: la nuova legge regionale classifica infatti come attività libera la realizzazione di impianti fotovoltaici di piccola dimensione (fino a 3 kw) e prevede un regime di dichiarazione di inizio attività per gli impianti di fotovoltaici da 3 a 10 Kw. Lo sviluppo dell’eolico, che in Toscana risulta ad oggi molto modesto (un solo impianto attivo a Montemignaio in Casentino), viene indicato dal Piano energetico fra le risorse strategiche. “L’eolico in Toscana – prosegue Franci – ha risentito del clima di prevenzione e ostilità che si è diffuso contro i grandi generatori eolici, soprattutto per la preoccupazione di un eccessivo impatto paesaggistico. Per superare queste difficoltà abbiamo attivato una serie di strumenti e azioni, tra cui le linee guida regionali per la predisposizione di studi di impatto ambientale degli impianti eolici con particolare riferimento agli impatti di carattere naturalistico e paesaggistico, le linee guida regionali per la realizzazione di parchi eolici da parte degli enti locali e il finanziamento di campagne di caratterizzazione anemometrica per valutare il potenziale di sfruttamento della risorsa eolica in siti individuati dagli enti locali. L’insieme di queste azioni dovrebbe consentire lo sblocco di progetti in itinere e la presentazione di nuovi progetti, per raggiungere obiettivi di sviluppo pari a 300 MW di potenza installata e a più di 600 GW di produzione annua di elettricità”.

A questa previsione è possibile oggi aggiungere una nuova linea di sviluppo nella tecnologia dei generatori eolici di piccola e media dimensione ad asse orizzontale e verticale, che potrà beneficiare come il fotovoltaico dei nuovi regimi nazionali di incentivazione in conto energia. Anche in questo campo la nuova legge introduce un regime di attività libera per gli impianti fino a 5KW, e la dichiarazione di inizio attività per gli impianti da 5KW a 50KW.

L’idroelettrico è il settore delle rinnovabili in cui sono stati superati gli obiettivi posti dal precedente piano energetico e in cui si prefigura una ulteriore crescita. Nel periodo 2000-2004 sono stati presentati progetti per 35 Mw, di cui 25 Mw già finanziati e gli altri in corso di finanziamento con un investimento complessivo di oltre 60 milioni di euro e un contributo pubblico pari a 14 milioni di euro. Gli obiettivi del Piano prevedono 100 Gwh in più rispetto a quelli già indicati nel PER, cioè 210 Gwh di cui 105 già finanziati e realizzati. Va inoltre aggiunto un dato significativo: oltre il 90 per cento degli investimenti attuati sono stati effettuati da imprese toscane.

Il Piano punta anche sullo sviluppo delle fonti rinnovabili per finalità termiche. Nel settore degli usi diretti della geotermia – teleriscaldamenti urbani, attività florovivaistiche a altre attività legate al settore agroalimentare – sono stati attivati 33 Mw termici. Su incarico dell’amministrazione regionale l’Unione geotermica italiana sta svolgendo una campagna per la ricerca di risorse geotermiche per l’uso diretto del calore su tutto il territorio regionale.

Quanto al solare termico le installazioni, anche se modeste in valore assoluto (22.500 metri quadrati nel 2004), fanno registrare un forte sviluppo a fronte della totale assenza di pannelli solari termici nel 2000. La provincia con più installazioni è Arezzo (43 per cento) seguita da Lucca (15 per cento). La produzione del calore da biomasse si attesta sui 15 Mw termici (che corrispondono a circa 5 Mwe) prodotti da impianti per serre, imprese di lavorazione del legno e uso delle biomasse agroforestali da parte di piccoli utilizzatori. (cs-com/pc)