Toscana

Emergenza sangue in Toscana: operativi tutti i 50 servizi trasfusionali sul territorio

Il calo di donazioni si è accompagnato anche ad un calo di donatori: dal 2013 al 2014 i donatori totali (sia nuovi che periodici) sono diminuiti del 3%, a fronte di una contrazione demografica della popolazione potenzialmente donante del 2% tra il 2010 e il 2014.

Nonostante ciò il lavoro sulla appropriatezza dei consumi svolto dai Servizi trasfusionali ha consentito di mantenere ad oggi invariata la quantità di plasma inviata per la produzione di farmaci emoderivati. Inoltre la partecipazione della Regione Toscana al programma europeo sul Patient Blood Management favorirà una riduzione delle trasfusioni attraverso strategie di preparazione e supporto del paziente chirurgico.

“Una situazione – afferma l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, lei stessa donatrice di sangue – che stiamo affrontando, premesso che si tratta di una tendenza a livello nazionale. La Toscana ha peraltro ben l’84% dei donatori iscritti ad associazioni del dono e che donano periodicamente; i nostri donatori 9 volte su 10 scelgono di donare in uno dei 50 punti di raccolta dei nostri Servizi trasfusionali distribuiti in modo capillare su tutto il territorio”.

Quanto alle Unità di raccolta (che nel 2013 e 2014 raccoglievano circa il 7% del totale) assommano a 15. Si sono accreditate soprattutto quelle a maggiore attività che offrono ora un servizio notevolmente più sicuro e qualitativamente migliore anche per i donatori. Purtroppo anche queste stanno registrando un sensibile calo delle donazioni.

L’operatività dei Servizi trasfusionali (ST) toscani per il periodo estivo è sostanzialmente invariata, anche nelle aperture domenicali, che anzi in alcune sedi vengono potenziate (a Castelfiorentino è aperto il 19 luglio; c’è l’attivazione dell’agenda domenicale su OSMA). Le aperture pomeridiane previste per il ST Arezzo (lunedì) e ST San Giovanni di Dio (mercoledì) sono invariate, purtroppo non particolarmente utilizzate.

“Il nostro impegno – annuncia Saccardi – è quello di mantenere invariata l’apertura dei Servizi trasfusionali come di consueto, cercando insieme alle direzioni generali di trovare soluzioni alle situazioni circoscritte di criticità che abbiamo rilevato. Posso già annunciare che la criticità di Abbadia san Salvatore è stata risolta e già questo venerdì riaprirà. Siamo peraltro disponibili a valutare progetti di ampio respiro, anche ispirati a modelli europei, coinvolgendo anche le associazioni”.

Oggi il Centro regionale Sangue della Toscana ha diramato ai ST e alle Direzioni aziendali una comunicazione relativa alla grave carenza di “emazie” gruppo 0 negativo, 0 positivo e A negativo, per le quali sono previste nei prossimi quattro giorni donazioni insufficienti rispetto al fabbisogno, e che risultano carenti anche a livello nazionale per un calo generale di donazioni e per assorbimento di tutta la disponibilità fuori regione da parte del Lazio.

Di qui l’appello dell’assessore Saccardi e del Centro sangue, rivolto a tutti i cittadini di età compresa tra i 18 ed i 65 anni e in buona salute, “a presentarsi presso uno dei Servizi trasfusionali per consentire con il loro generoso gesto l’assistenza ai pazienti la cui salute dipende anche dalle trasfusioni”.