Toscana

FILIPPINE, CORTEO E VEGLIA PER MISSIONARIO RAPITO: IMAM E SACERDOTI INSIEME PER LA LIBERAZIONE DI PADRE BOSSI

Oltre un migliaio di persone – studenti, sacerdoti, suore, imam, pastori evangelici ed esponenti della società civile locale – hanno partecipato nella notte di venerdì al corteo e alla veglia di preghiera organizzata a Zamboanga per padre Giancarlo Bossi, il missionario italiano del Pontificio Istituto MIssioni Estere (Pime) rapito il 10 giugno scorso da ignoti. Lo si apprende da una nota inviata oggi dall’Associazione per la pace e il dialogo tra religioni a Zamboanga, ‘Paz’ (Peace advocates Zamboanga), nella quale si precisa che i rappresentanti locali delle principali religioni e centinaia di persone comuni sono rimaste per oltre due ore riunite in Piazza Pershing, tra candele, canti, preghiere. “Chiedo ai fedeli dell’Arcidiocesi (di Zamboanga, ndr) di pregare per la salvezza e il rilascio immediato di padre Giancarlo, ma anche di riflettere sul messaggio di questa crisi” ha detto l’arcivescovo Romulo Valles in un messaggio letto nel corso dell’Assemblea. “l’Islam condanna la privazione della libertà di ogni persona. Rapire e trattenere un individuo o un gruppo è una violazione del diritto di ciascun uomo, e nessun fine può giustificarla” gli ha fatto eco l’imam Jaafar Kimpa. “Trattenere padre Bossi contribuirà solo a peggiorare i problemi degli abitanti di Mindanao” ha aggiunto l’Imam, che ha chiuso lanciando un messaggio ai rapitori: “la comunità islamica chiede e pretende il rilascio incondizionato di padre Bossi”.Misna