Toscana

Firenze, Matteo Renzi firma intesa 8xmille con Istituto buddista Soka Gakkai

«Non si può uccidere in nome di Dio, si può vivere in nome di Dio ma non uccidere. Io sono cattolico, la religione ampiamente maggioritaria in Italia – ha aggiunto – eppure trovo meravigliosamente bello che in questo momento storico un Paese affermi il valore della libertà religiosa come un caposaldo della sua dimensione comunitaria». 

«Oggi – ha dichiarato il premier – abbiamo fatto un gesto che onora e nobilita l’Italia, un gesto di scommessa vera nel principio della libertà religiosa. A chi vorrebbe alzare muri noi rispondiamo costruendo ponti, occasioni di incontro e riconoscendo il valore dell’esperienza di tutti e di ciascuno».

«Abbiamo fatto – ha aggiunto – un atto di grande importanza politica. Quello che accade oggi è particolarmente bello per la vostra professione religiosa ma anche per la comunità civile italiana, oggi è un giorno di festa per tutta l’Italia». 

Il documento, che verrà presto trasmesso al Parlamento per la sua definitiva approvazione, è stato firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e dal Presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Tamotsu Nakajima.

L’intesa, sottoscritta ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione rappresenta il pieno riconoscimento della fede professata in Italia da parte dello Stato italiano. In particolare i ministri di culto potranno prestare assistenza spirituale per i fedeli buddhisti che si trovano negli istituti di cura; viene ribadito il diritto a non frequentare l’insegnamento della religione; possono essere previsti nei cimiteri aree riservate alla sepoltura dei fedeli dell’Istituto. Inoltre sono previste detrazioni fiscali per i contributi volontari dei fedeli e l’Istituto concorrerà alla ripartizione dell’8 per mille. L’Istituto buddista Soka Gakkai è stato fondato il 27 marzo 1998 e attualmente conta 75 mila fedeli in Italia.