Toscana

Firenze, Meeting sindaci: Nardella, dopo 50 valido messaggio La Pira

«Sessanta anni fa – ha proseguito Nardella – La Pira chiamò i sindaci di tutto il mondo per parlare delle guerre di allora in piena guerra fredda. Oggi noi parliamo di qualcosa di diverso: il terrorismo, la xenofobia, gli scontri di religione, ma l’obiettivo rimane lo stesso, la pace ed anche il cammino rimane lo stesso, ahimè, perché in 60 anni molte cose sono state fatte ma molti problemi, molti scontri, morti, continuano ad esserci».

Nel suo discorso Dario Nardella ha anche delineato il programma di questo Forum, che si conclude domenica 8 novembre. «I sindaci – ha detto – possono impegnarsi per la cooperazione e lo sviluppo. Noi con la città di Firenze abbiamo formato i dirigenti pubblici della città di Herat per pianificare i regolamenti urbanistici, per ricostruire e riprogettare strade, scuole, edifici pubblici. Poi dobbiamo sottoscrivere, ed è la proposta qui di Firenze, un impegno comune perché l’Onu, l’Unesco, le organizzazione internazionali, ascoltino i cittadini e li rendano partecipi dei processi di pace. Ed infine le città con le loro reti internazionali possono ricevere finanziamenti, supporti, affinché la ricostruzione dopo la guerra, anche del patrimonio culturale, possa essere qualcosa di concreto e di fattibile».

Nella prima giornata del Forum è stato assegnato il primo premio «Giorgio La Pira» che è andato a «Mayors for Peace», rappresentata dal direttore internazionale Aaron Tovish (nella foto la premiazione con, oltre al Sindaco, anche Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira). Mayor for Peace, lanciata dal sindaco di Hiroshima nel 1982, definisce un programma per promuovere la solidarietà tra le città in vista della totale abolizione delle armi nucleari. Un modo per superare i confini nazionali e lavorare insieme promuovendo l’abolizione delle armi nucleari. Mayor for Peace e la sua 2020 Vision Campaign, oggi contano 7mila membri in 161 Paesi, tutti impegnati a lavorare insieme per un mondo senza armi nucleari nel quale tutte le città siano protette dal flagello della guerra.