Toscana

Firenze, crolla un tratto del Lungarno vicino al Ponte Vecchio

Per fortuna non si registrano danni a persone, ma solo alle auto che erano parcheggiate in quel tratto del Lungarno e che sono sprofondate. Vi è però il rischio che il cedimento si estenda arrivando anche a minacciare le abitazioni. Il Lungarno in riva sinistra, nel tratto tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie, è stato transennato e chiuso al traffico. Problemi vi sono in questo momento per la distribuzione dell’acqua potabile, che è assente nella zona dell’Oltrarno e al Campo di Marte. Per questo motivo oggi sono chiusi tutti i musei di Palazzo Pitti mentre il Giardino di Boboli è visitabile al prezzo di solo 1 euro.

Sono circa 200 i metri collassati. Verso l’una di notte il primo allarme: sulla strada infatti si è  formata una prima voragine transennata da una squadra di Publiacqua. Poi il crollo: oltre venti le macchine finite dentro lo strappo profondo circa otto metri (al centro della «virgola» formata dal cedimento) largo sei, alcune in parte sommerse dall’acqua. Il crollo, spiegano i Vigili del fuoco intervenuti in massa, «è stato certamente causato dalla rottura di un grosso tubo che corre lungo la sede stradale. Una perdita che con il tempo ha eroso il manto sottostante causando il cedimento».

Sul posto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che all’interno di un mezzo dei vigili ha approntato una prima cabina di regia. In questo momento, i pompieri stanno liberando lo squarcio dall’acqua. In corso poi la verifica della spalletta dell’Arno che si è «spanciata» di circa 1,5 metri per lo pressione del terreno. I vigili inoltre stanno eseguendo «piano per piano» una serie di controlli ai palazzi del lungarno «per verificare eventuali problemi, ma non stiamo evacuando». Sul posto sono accorsi i proprietari delle altre auto parcheggiate in zona: assistono alle scene dietro il cordone che delimita l’area a cui non si può avere accesso e hanno consegnato le chiavi delle loro auto ai pompieri.

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