Toscana

Firenze, sì a registrazione nozze gay: deplorazione dal mondo cattolico

La delibera approvata riconosce la possibilità di iscrizione nel nuovo registro comunale a due persone dello stesso sesso che abbiano celebrato un matrimonio all’estero considerandosi così assolto il requisito temporale di un anno di coabitazione richiesto finora. Nel vecchio registro delle unioni civili era vietata l’iscrizione alle persone dello stesso sesso sposate all’estero. La decisione della Giunta segue l’approvazione, nel dicembre scorso, di una mozione presentata da Sel e votata anche da una parte del PD.

Ma se già l’istituzione del registro delle unioni civili aveva registrato la contrarietà del mondo cattolico, ora quel dissenso diventa una vera e propria deplorazione di fronte a questo nuovo atto, che aggira il divieto del Prefetto, equiparando di fatto le coppie omosessuali alle coppie eterosessuali, con palese stravolgimento della grammatica antropologica di base.

La Giunta comunale di Firenze avrà così risposto a una maggioranza di consiglieri, ma ha tradito il sentire comune della gente trasmesso da secoli. Le conseguenze di questo travisamento dei canoni fondamentali della struttura sociale si vedranno nel futuro e non è difficile prevedere che se si continuano a costruire diritti a partire da desideri la società ne sarà sempre più frantumata.

Questo senza togliere nulla al dovere di una istituzione di rispondere ai bisogni reali dei cittadini, ma senza che ciò comporti omologazione di ciò che è per natura, e per struttura biologica, diverso.