Toscana

Forteto, il processo resta a Firenze. Nella notte la decisione della Cassazione

«La Cassazione ha deciso poco prima della mezzanotte: il processo per gli orribili fatti del Forteto, la comunità-setta del Mugello guidata dal ‘Profeta’ Rodolfo Fiesoli, rimane a Firenze. Finalmente, fallito il tentativo degli imputati per abusi e maltrattamenti sui minori di far scivolare i reati verso la prescrizione, a giugno si arriverà a sentenza»: a dare la notizia è Stefano Mugnai, oggi candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana ma che è stato il Presidente della Commissione regionale d’inchiesta sugli affidi dei minori alla luce della vicenda Forteto.

Proprio la relazione finale di quella Commissione, licenziata all’unanimità, aveva puntato i riflettori su trent’anni di storie di abusi di ogni genere sui bambini affidati all’interno della comunità: «Io quei ragazzi e ragazze, che oggi sono giovani uomini e donne coraggiosi, li ho guardati negli occhi e li ho ascoltati raccontare fatti che faceva male, molto male, ascoltare. E quel dolore è diventato determinazione a raccontare ciò che era davvero il Forteto. Lo abbiamo fatto, nonostante le pressioni, le omertà e anche qualche elegante minaccia sotto forma di consiglio a lasciar perdere. Io, pertanto, ho una mia convinzione consolidata su quale sia la verità dei fatti. Oggi, però, ciò che mi preme – afferma Mugnai – è che i tentativi da parte di Fiesoli e degli altri 22 imputati, ovvero tutti i suoi pretoriani, di ostacolare il naturale svolgimento del processo siano falliti. Prima con la riammissione a capo del collegio giudicante di Marco Bouchard, adesso con il rigetto della richiesta di rimessione del processo a Genova avanzata nel dicembre scorso dagli imputati per una presunta incompatibilità ambientale».

Il processo, cominciato a fine 2013, dunque proseguirà nella sua attuale sede. Venerdì è prevista la requisitoria del pubblico ministero Ornella Galeotti. Poi, il 16 giugno, inizierà la camera di consiglio.