Toscana

Fratres Toscana: un punto mobile per incontrare i nuovi donatori di sangue

Luigi Cardini, presidente nazionale Fratres, ha affermato come «purtroppo, nonostante la nostra costante operosità, negli ultimi tre anni stiamo registrando un calo delle donazioni e dobbiamo pertanto mettere in campo ulteriori azioni per sovvertire tale tendenza».

Con le ultime leggi, le autoemoteche come quella presentata non sono più idonee alla raccolta del sangue. Ma molti di questi mezzi sono nuovi e ben funzionanti. Così, al posto della rottamazione, la Fratres ha scelto di togliere lettini e attrezzature mediche per sostituirli con scrivania, sedie e divanetto, per dar vita ad un elegante ufficio su ruote che possa spostarsi fra diverse città ed in diversi eventi. In questo modo, grazie anche ad un televisore montato all’esterno che presenta video dimostrativi, sarà possibile attirare l’attenzione dei cittadini sul problema della carenza di sangue, dare informazioni e fornire una consulenza gratuita sul tema. Sarà anche possibile, per chi si trova ad entrare nel PIM, conoscere le date e i luoghi delle prossime donazioni e prenotarsi per dare il proprio contributo.

«Puntiamo su questo nuovo strumento di sensibilizzazione – spiega Cardini – che favorirà la promozione della donazione del sangue nei luoghi maggiormente frequentati dalla popolazione, garantendo anche la massima visibilità della nostra Associazione. Il sangue ed i suoi componenti rappresentano infatti una risorsa indispensabile per la cura degli ammalati e, poiché ogni giorno nelle strutture sanitarie del Paese circa 1800 pazienti hanno bisogno di trasfusioni, occorre che ogni persona che ne ha la possibilità colga il nostro appello a fare la propria parte».

Questo nuovo mezzo non sarà quindi un mero servizio di routine per i gruppi Fratres della Toscana, ma si auspica che, incentivando e migliorando l’operato di volontari e donatori, abbia un riscontro a livello nazionale nell’ambito della sanità. «La salute è un diritto tutelato dalla Costituzione – conclude il presidente – e da ciò consegue che ogni cittadino ha anche il dovere civico di contribuire a garantire al prossimo la possibilità di fruire di questo irrinunciabile diritto».