Toscana

Geotermia, Enel e Regione a tutto vapore

di Simone Pitossi

Una svolta storica. Così il presidente della Regione Claudio Martini e l’amministratore delegato di Enel hanno definito l’intesa sulla geotermia. 650 milioni di euro – quasi 490 milioni in 16 anni, oltre ai circa 160 milioni garantiti dalla legge nazionale – sono quanto riceverà la Toscana per lo sviluppo sostenibile della «coltivazione» geotermica, il miglioramento delle tecnologie utilizzate per l’estrazione del vapore, la valorizzazione dei territori che ospitano i giacimenti e la tutela dell’ambiente e della popolazione residente. L’intesa sulla geotermia siglata tra la Toscana e l’Enel porterà a un vero e proprio raddoppio dei benefici finanziari per la regione con l’impegno a distribuirli sull’intero territorio interessato – 16 Comuni con 42 mila abitanti – in modo da contribuire a un loro equilibrato sviluppo. Attualmente la geotermia rappresenta il 35% della produzione regionale di energia e il 25% del suo fabbisogno. Il protocollo d’intesa «Accordo Generale sulla Geotermia» – che il presidente Martini, l’ad Conti e i rappresentanti degli enti locali interessati (15 Comuni, 5 Comunità montane e le Province di Pisa, Siena e Grosseto) hanno firmato il 20 dicembre a Roma presso il Ministero delle attività produttive – parte dall’unificazione al 2024 della scadenza delle concessioni ad Enel per la coltivazione geotermica in Toscana e stabilisce un dettagliato elenco di impegni che l’Enel, in quanto concessionaria, si impegna a portare avanti dal 2008 al 2024 con la collaborazione della Regione Toscana.

«Esprimo grande soddisfazione – ha detto Martini – per questo accordo. È per più ragioni, un risultato storico per la Toscana: perché apre la strada ad una nuova e più intensa collaborazione tra Regione ed Enel, perché rappresenta una svolta con significativi benefici per i territori interessati, perché è il risultato di un lungo lavoro che ha coinvolto tutti gli enti locali e riguarda molteplici aspetti relativi alla produzione, alle garanzie ambientali, a ulteriori investimenti per ricerca e innovazione. Si tratta di una pagina del nuovo libro delle relazioni tra la Regione e l’Enel, che intendiamo proseguire con il contributo del Governo». «Dalla geotermia – ha concluso Martini – passa un pezzo importante dell’innovazione e dello sviluppo della Toscana. Per noi significa impulso alla ricerca, maggiori rapporti con l’università e riduzione della nostra dipendenza da altre fonti energetiche».

«Quello che abbiamo firmato – ha aggiunto l’amministratore delegato di Enel Conti – è un accordo importante per lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Toscana e nel nostro Paese. Già oggi la geotermia produce circa il 25% del fabbisogno complessivo di energia elettrica della Regione, evitando l’emissione in atmosfera di anidride carbonica per 3,6 milioni di tonnellate. Sono oltre 5,2 miliardi di chilowattora all’anno prodotti in modo pulito. Quanto basta per soddisfare il fabbisogno di 1 milione e 800 mila famiglie: gli abitanti di Roma e di Milano. L’accordo – conclude Conti – fa parte del piano Enel di sviluppo di nuove tecnologie amiche dell’ambiente e di realizzazione di nuovi impianti che usano la forza dell’acqua, del sole, del vento e del calore naturale della terra che prevede investimenti per oltre 4 miliardi entro il 2011».

Soddisfazione è stata espressa per l’accordo anche dalle organizzazioni sindacali senesi, il territorio maggiormente interessato dalla geotermia. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato l’importanza che «fra gli impegni definiti e ben precisi vi sia quello del rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente». «Infatti – hanno spiegato – la Regione ha già commissionato all’Università degli Studi di Siena una ricerca in tal senso, i cui risultati dovranno chiarire definitivamente l’eventuale incidenza della geotermia sulla salute dei cittadini. Inoltre, per la prima volta, Enel si impegna ad investire su un territorio, che fino ad oggi aveva solo sfruttato, con investimenti ambientalmente sostenibili. La sottoscrizione del protocollo è un’importante tappa del percorso, ma ora, immediatamente, nell’interesse di tutti, si dovrà aprire la fase operativa e di realizzazione degli impegni sottoscritti attraverso l’apertura di un confronto con tutti i soggetti per garantire trasparenza, salute dei cittadini e sostenibilità ambientale».

LA SCHEDATra i principali elementi dell’accordo firmato tra Enel e Regione figurano:

lo sviluppo sostenibile della produzione, ipotizzabile con la realizzazione entro il 2011 di nuove centrali per un incremento totale di 112 Mw di potenza;

un ulteriore sviluppo di 88 Mw per arrivare all’obiettivo di 200 Mw di aumento della produzione previsti dal Piano di indirizzo energetico regionale per il 2024;

l’applicazione in Toscana delle più moderne tecnologie del settore per ridurre le emissioni di CO2 e delle sostanze liberate dall’attività geotermica. In questo senso va anche l’impegno di Enel ad investire fino a 250 milioni di euro in ricerca e innovazione tecnologica nel campo delle rinnovabili;

la richiesta di certificazione Emas per gli impianti installati;

la concessione di calore a costi il più possibile contenuti nelle aree geotermiche per i futuri sistemi di teleriscaldamento;

la chiusura dell’impianto PC2 a Piancastagnaio a seguito della realizzazione delle opere impiantistiche finalizzate a un termodotto da PC3 alla zona artigianale di Casa del Corto.