Toscana

I nuovi valori dei contributi per i domestici

L’Inps ha fissato i nuovi valori – validi per tutto il 2007 – dei contributi per i lavoratori domestici (colf, badanti, baby-sitter, ecc.). Com’è noto, moltissimi immigrati – prevalentemente donne – sono impegnati in Italia nel lavoro di cura (le c.d. «badanti») che è divenuto un fondamentale sostegno alle famiglie che hanno in carico un persona non autosufficiente o parzialmente autosufficiente. Vale la pena, quindi, illustrare come funziona il meccanismo dei contributi all’Inps, che vanno versati dopo ogni trimestre, entro il 10 del mese successivo al trimestre di prestazione lavorativa (quindi: entro il 10 dei mesi di aprile, luglio, ottobre, gennaio). L’importo dei contributi va versato dal datore di lavoro per le ore effettivamente prestate, riportate sul retro dell’apposito bollettino Inps, secondo i seguenti parametri:

• per i rapporti di lavoro superiori alle 24 ore settimanali (la maggior parte dei casi, per gli stranieri): euro 0,92 di cui euro 0,22 a carico della lavoratrice;

• per i rapporti di lavoro inferiori a 24 ore settimanali si applicano contributi proporzionati alla paga oraria: euro 1,27 (di cui euro 0,30 a carico della lavoratrice) per una retribuzione oraria effettiva da euro 0 a euro 6,83; euro 1,43 (di cui euro 0,34 a carico della lavoratrice) per una retribuzione oraria effettiva oltre euro 6,83 fino a euro 8,34; euro 1,75 (di cui euro 0,42 a carico della lavoratrice) per una retribuzione oraria effettiva oltre euro 8,34;

• questi contributi possono diminuire nel caso venga assunta la coniuge o parente o affine entro il terzo grado conviventi.

Il datore di lavoro ha l’onere di versare tutti i contributi dovuti; la quota a carico della lavoratrice verrà trattenuta dallo stesso datore al momento del pagamento del salario (specificandone la motivazione e la quantità nel prospetto-paga che deve essere consegnato alla lavoratrice).

I contributi versati potranno essere usufruiti dalla lavoratrice straniera, in sostanza, in uno dei seguenti modi:

• se rimane in Italia, sotto forma di pensione al momento della maturazione del diritto;

• se torna in patria, sotto forma di pensione se esiste una convenzione tra l’INPS e l’Istituto pensionistico del Paese di riferimento oppure richiedendo direttamente all’INPS la riscossione dei propri contributi (maggiorati degli interessi) ma solo al momento del compimento dell’età pensionabile.

Segnaliamo infine che nei giorni scorsi è stato raggiunto l’accordo per il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del lavoro domestico: ne daremo notizia in un prossimo articolo.Simone Consani e Marco Nocianolf.toscana@cisl.it