Toscana
IN TOSCANA 550 SCIENZIATI E MANAGER EUROPEI PER RILANCIARE LA RICERCA
Non ci può essere competitività senza innovazione. Ma non si può fare innovazione senza ricerca né si possono trasferire nuove tecnologie alle imprese senza investire sulle persone e sui giovani studiosi. E’ questo il motivo per cui dal 28 al 30 settembre si sono dati appuntamento a Pisa e Livorno, prima nella sede nel Cnr di San Cataldo e poi al teatro Goldoni della città livornese, oltre cinquecento scienziati e ricercatori da tutta Europa. Con loro il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potcknic. Una conferenza per fare il punto sul progetto Marie Curie, che sostiene la mobilità di ricercatori e scienziati in Europa e che da solo vale il 10 per cento di tutto il programma quadro europeo sulla ricerca (1,8 miliardi di euro su 17,5). Una conferenza dove saranno illustrate nell’ultimo dei tre giorni anche le linee guida e la dotazione economica del nuovo programma europeo per la ricerca, il settimo, che partirà nel 2007.
La scelta della Toscana da parte della Commissione europea per la conferenza della prossima settimana non è casuale spiega l’assessore regionale alle attività produttive della Toscana, Ambrogio Brenna – A Pisa infatti c’è il più il più grande polo di ricerca di tutta Italia. A questa sfida inoltre la Toscana crede e in questa partita la Toscana vuole esserci. L’eccellenza pisana è confermata da una recente indagine del Dipartimento per lo studio delle società mediterranee dell’Università di Bari. Pisa, secondo la ricerca, è infatti la provincia italiana dove si investe di più in ricerca e sviluppo in rapporto al Pil. La media stabilita dalla Ue è l’1,9 per cento del Pil nazionale, la media italiana si aggira attorno all’1%. A Pisa si investe in ricerca e sviluppo il 3,5%, quasi il doppio della media europea.. Dietro si piazzano Trieste (2,6%), Roma (2,57%), Torino (2,43%) e Bologna (2,10%). Tutte le altre province italiane sono al di sotto della media europea.
Davvero numerosi i ricercatori e scienziati che hanno deciso di partecipare alla conferenza, tanto che già da un mese sono state chiuse le iscrizioni dopo che in 550 avevano confermato la loro presenza. Di fatto in questi tre giorni saranno in Toscana tutti i più importanti attori europei (e non solo europei) impegnati nelle attività di innovazione e trasferimento tecnologico. La pattuglia più numerosa, con un’ottantina di ricercatori e scienziati, è quella italiana. Ma ci saranno anche una sessantina di ricercatori dal Regno unito, grossomodo altrettanti dalla Germania e dalla Francia. Sessanta scienziati, equamente distribuiti, arrivano dalla Spagna, dal Belgio e dalla Polonia. Ma ci sono ricercatori anche dall’Olanda e dalla Svezia, dalla Danimarca, la Grecia, l’Irlanda e la Svizzera, dalla Norvegia, Finlandia e Repubblica Ceca, dall’Austria e la Romania. Rappresentati anche il Portogallo, la Slovenia, l’Ucraina, Israele, l’Uzbekistan, la Lettonia e l’Australia. (cs-wf)