Toscana

INCENDI, TOSCANA MOBILITATA PER FRONTEGGIARNE IL RISCHIO; UN BOLLETTINO QUOTIDIANO PER SEGNALARE QUELLI IN ATTO

Un eroe di nome Goccia che salva i nostri boschi dal rischio del fuoco. Un bollettino quotidiano per segnalare gli incendi rilevati. Sono le due novità della grande macchina operativa antincendi della Regione che, attiva 24 ore al giorno e per tutto l’anno, entra in questi giorni estivi nella fase più delicata con l’inizio dello stato di grave pericolosità. Goccia, un concorso che ha coinvolto oltre 700 studenti toscani, diventa il punto d’incontro non solo di tutte le forze impegnate nello spegnimento (3.600 uomini addestrati, 3.200 volontari), ma di tutta la comunità regionale che condividerà lo sforzo di salvaguardare il nostro polmone verde (oltre un milione di ettari di bosco).  Il bollettino quotidiano nasce invece dalla collaborazione tra il Soup (Sala Operativa Unificata Permanente) e l’Agenzia di Informazione della Regione Toscana, che segnalerà ai media la presenza di incendi boschivi rilevanti. Per ogni incendio saranno diffuse le relative notizie: località e comune, situazione dell’incendio, mezzi aerei (regionali e nazionali) impiegati, stima della superficie percorsa. L’azione dei cittadini sarà decisiva come sempre nella fase della prevenzione, sia attraverso la segnalazione tempestiva degli incendi (al numero verde regionale 800 425425, o a quelli del Corpo forestale 1515 e dei vigili del fuoco, 115), sia evitando tutte quelle azioni incaute che possano mettere a rischio le nostre foreste: in questo periodo di grave pericolosità (1 luglio – 31 agosto) sarà vietata l’accensione di fuochi così come tutte le operazioni che possano creare pericoli d’incendi nei boschi e in una fascia contigua di 200 metri. Chi contravverrà a queste norme rischierà una sanzione fino a 10.000 euro. E laddove non potrà arrivare la prevenzione entrerà in funzione la macchina dell’antincendio, una macchina sempre più efficiente in Toscana, se si pensa che negli ultimi tre anni la superficie mediamente distrutta da un incendio è stata di poco superiore a un ettaro (la media nazionale è quattro volte superiore).  Al cuore della macchina rimane la Sala operativa unificata permanente, attiva 24 ore al giorno, in cui opera congiuntamente personale della Regione, dei Vigili del fuoco, del Corpo forestale e del volontariato antincendi. La rete si estende poi sul territorio attraverso 10 centri operativi provinciali e la collaborazione di 40 enti locali (con squadre operative che dispongono di 600 operai forestali) e un attivo corpo volontario (3.200 le unità operative). Per le operazioni antincendio possono intervenire fino a 3.600 uomini addestrati (da oltre un anno è attivo il centro regionale per la qualificazione e addestramento AIB a Monticiano) con 1.300 mezzi e 10 elicotteri. Nei primi sei! mesi del 2008 gli incendi sono stati contenuti sia in numero che in estensione: sono stati in tutto 78 e hanno riguardato 127 ettari. Nel 2007, in un’annata che poi sarebbe stata drammatica per il nostro Paese anche la prima fase dell’anno era stata più difficile: nei primi sei mesi si erano registrati quasi il doppio di incendi (147) ed erano andati in fiamme 215 ettari di bosco. Occorre sottolineare come a sostegno di tutta l’azione antincendio sia legata una normativa regionale particolarmente stringente al fine di evitare azioni dolose: nelle aree andate distrutte dalle fiamme sono vietate la caccia (per 5 anni), l’edificabilità (10 anni), il pascolo (5 anni) e la trasformazione del bosco in un’altra coltura (15 anni). in sostanza nessun soggetto potrà ricevere benefici in relazione al verificarsi di incendi. (cs-Massimo Orlandi)