Toscana

INDIA, VITTIME PER ESPLOSIONI IN CITTÀ SACRA AGLI INDÙ

È salito a 20 morti e 60 feriti, di cui una decina gravi, il bilancio ancora provvisorio delle esplosioni verificatesi ieri a Varanasi (Benares), città santa per gli indù, nello Stato meridionale dell’Uttar Pradesh, mentre le autorità locali hanno dichiarato l’‘allarme rosso’. Lo riferiscono fonti di stampa indiane, mentre altre fonti sostengono che le deflagrazioni sarebbero state tre e non due, come detto in precedenza dai media: la prima all’interno del tempio Sankat Mochan, nel momento in cui il luogo sacro era affollato di devoti riuniti per le preghiere alla divinità Hanuman; la seconda al primo binario della stazione ferroviaria locale e la terza all’interno di un vagone carico di persone del treno ‘Shiv Ganga Express’ che stava per partire in direzione di New Delhi. Ancora non sono chiare le cause della strage, che fonti di ‘intelligence’ hanno per il momento attribuito al gruppo estremistico fuorilegge ‘Lashkar-e-Taiba’, anche se non vi sono conferme ufficiali. Il capo del governo dell’Uttar Pradesh, Mulayam Singh Yadav, ha rivolto un appello alla popolazione affinché mantenga la pace e l’ordine e ha annunciato risarcimenti per i familiari delle vittime. In conseguenza della strage, è stata dichiarata la massima allerta in tutta la nazione. Situata 700 chilometri a est di New Delhi, Varanasi è un grande centro di pellegrinaggio solitamente affollato di fedeli locali e turisti stranieri. Misna