Toscana

INFRASTRUTTURE: IN TOSCANA SPESA MEDIA 460 MLN EURO ANNO

Una media di 460 milioni di euro l’ anno per i lavori destinati ad ammodernare il patrimonio infrastrutturale toscano. Il dato è riferito ad appalti con valore superiore ai 150 mila euro ed è emerso oggi a Firenze dalla presentazione di un Osservatorio Irpet sui lavori pubblici in Toscana tra il 2000 e il 2004. I dati sono stati illustrati nel corso di un convegno a cui hanno partecipato, tra gli altri, Ferdinando Quattrucci, direttore Mps, l’assessore regionale alla Cultura Mariella Zoppi, il direttore di Irpet Alessandro Petretto e Carlo Lancia, direttore di Ance Toscana. L’osservatorio ha evidenziato che nel 2004 la Toscana ha registrato importi per lavori in opere pubbliche pari a 1.122 milioni di euro destinati a 4581 aggiudicazioni.

La dimensione media degli importi, è stato spiegato, è comunque bassa e pari a 245 mila euro. Nel 68% dei casi infatti i lavori pubblici riguardano piccoli interventi di manutenzione dei singoli comuni che non grandi opere di interesse per tutto il territorio.

Elevata invece la capacità di attivazione economica e occupazionale di questi investimenti. Il Pil attivato è infatti pari a 123 euro ogni 100 di spesa in opere pubbliche. Sul fronte occupazionale, che coinvolge direttamente il settore edile e delle costruzioni, i lavori pubblici hanno permesso di attivare in questi anni una media di 13 unità di lavoro ogni milione di euro speso.

“Le imprese edili – ha spiegato Carlo Lancia – vedono un importante fonte di lavoro negli appalti pubblici, ma la crescita di tali aziende è condizionata dal fatto che molte piccole amministrazioni hanno problemi finanziari e richiedono quindi prezzi ribassati. Salvo alcune grandi opere infrastrutturali con importi per milardi di euro, gli appalti pubblici chiedono prezzi non remunerativi per le nostre imprese. Questo fenomeno – ha aggiunto – spiega così la forte presenza sui nostri mercati di aziende non toscane ed è alla base dei molti casi di abbandono e interruzione degli appalti registrati negli ultimi anni e che portano all’ arresto dei lavori con disagi per il territorio”.

Chiamato a intervenire sul tema dei project financing, Lancia ha poi sottolineato come “si tratti di uno strumento non solo per grandi opere ma anche per operazioni più piccole adatte alle esigenze delle singole amministrazioni locali. Questo aspetto – ha aggiunto – sarà sempre più vero alla luce della finanza locale e delle future finanziarie, perché le risorse delle amministrazioni locali da investire sono in calo”. (ANSA).