Toscana

IRAQ, ATTENTATO SUICIDA NELLA CAPITALE, RIPRENDE PROCESSO CONTRO SADDAM

Almeno 14 persone sono morte e altre sette sono state ferite per l’attentato di un ‘kamikaze’ a bordo di un minibus del servizio pubblico, alla fermata di un centro di reclutamento nella zona occidentale di Baghdad. Le vittime sarebbero tutte reclute della base di al-Muthanna, nel centro della capitale. Le stazioni di reclutamento della polizia e dell’esercito iracheni, elementi chiave in vista del ritiro del contingente multinazionale a guida statunitense dal paese, sono bersagli frequenti di attacchi.

Un altro autobus carico di lavoratori dell’industria petrolifera è stato invece assaltato nel nord della capitale: quattro persone sono morte e una è stata ferita. Ieri due esplosioni avevano provocato 19 morti e decine di ferite, mentre la polizia aveva rinvenuto 16 corpi.

È ripreso intanto il processo – aggiornato lo scorso 23 agosto dopo appena tre udienze – contro Saddam Hussein e altri sei ex-comandanti dell’esercito; sono accusti dello sterminio di decine di migliaia di curdi iracheni nell’operazione militare ‘Anfal’ (ossia ‘Spoglie di guerra’, così denominata dal nome di un capitolo del Corano) attuata nel 1998 forse anche con l’utilizzo di armi chimiche. Tra i coimputati c’è anche il cugino di Saddam, Ali Hassan al-Majid detto ‘Alì il Chimico’, avrebbe ordinato attacchi con gas nervino. In una serie di attacchi tra il febbraio e l’agosto 1988, almeno 3000 villaggi del Kurdistan iracheno vennero distrutti e 100.000 persone (182.000 secondo altre versioni) furono deportate e uccise. Si tratta del secondo procedimento per crimini di guerra e contro l’umanità contro l’ex-presidente, mentre è prevista per il 16 ottobre la sentenza del primo processo cominciato nell’ottobre 2005 contro Saddam e altri sette coimputati per una strage di 148 sciiti a Dujail.Misna