Toscana

IRAQ: MAR DELLY (PATRIARCA CALDEO), «PIENI DIRITTI AI CRISTIANI. BASTA CON LA PERSECUZIONE»

“Chi è al potere metta fine alla persecuzione dei cristiani perché musulmani e cristiani siamo parte di una sola famiglia. E’ tempo che ai cristiani siano riconosciuti i loro diritti”. E’ stato un discorso forte quello che il 6 maggio il patriarca caldeo di Baghdad, Mar Emmanuel III Delly, ha tenuto ad Erbil, capitale della regione curda, nel nord Iraq, dove migliaia di cristiani dal centro e dal sud stanno fuggendo in cerca di salvezza. Il testo di Mar Delly è oggi rilanciato dal blog Baghdadhope. E’ la prima volta che il patriarca usa il termine persecuzione. E lo fa davanti a notizie drammatiche. Nel distretto di Dora, a Baghdad, è in atto una “pulizia religiosa”. Fonti locali parlano di “cristiani costretti a lasciare le case senza portare nulla e pagando una sorta di ‘pedaggio di uscita’ di 250.000 dinari a persona e di 500.000 per ogni macchina. Le case che non vengono occupate abusivamente vengono legalmente cedute dai parenti di chi, sequestrato, verrà restituito alla famiglia solo dopo la registrazione del passaggio di proprietà. I cristiani di Dora possono rimanere solo se accettano di dare in moglie una figlia o una sorella ad un musulmano, creando i presupposti di una progressiva conversione dell’intero nucleo familiare all’Islam”. “I cristiani – ha detto Mar Delly – sono perseguitati in un paese dove tutti lottano per interessi personali. Vivono da sempre in Iraq, e hanno fatto tutto il possibile per contribuire al suo sviluppo, operando con amore e sacrificio insieme ai fratelli musulmani perché come loro figli dell’Iraq e non stranieri”. Il Patriarca ha parlato di persecuzione “interna” operata cioè “dai loro stessi fratelli che li stanno scacciando dalle loro case e terre, e della quale sono responsabili tutti coloro che, al potere, non hanno fatto e non fanno nulla per fermare tale tragedia” ed esterna, che invece “tocca la dignità del popolo iracheno le cui moschee, chiese ed istituzioni sono state distrutte o occupate, senza rispetto per la fede”. A tale proposito Mar Delly ha espresso disapprovazione per la trasformazione del Babel College a Baghdad in una base militare Usa. Per queste ragioni ha ribadito “è giunto il momento di reclamare i diritti che spettano ai cristiani. Coloro che sono al potere e che conoscono le sofferenze dei cittadini iracheni cristiani facciano qualcosa. Tutti devono riconoscere che i cristiani sono figli della terra d’Iraq, e chi è al potere deve aiutarli, mettere fine alla loro tragedia, deve agire e non assistere inerte a ciò che è sotto gli occhi di tutti: i cristiani minacciati, scacciati, uccisi”.Sir