Toscana

IRAQ: MONS. SAKO (KIRKURK), «DARE SOSTEGNO AI CRISTIANI». COLLETTA NELLE CHIESE PER LA MOSCHEA DI SAMARRA

“Non siamo di fronte alla guerra civile: sarebbe la fine dell’Iraq e nessuno la vuole. Gli iracheni sono coscienti di essere stati sfruttati da Saddam Hussein. In particolare, il suo regime ha ucciso moltissimi sciiti e questo popolo ora si vendica del male e delle ingiustizie subite fino a pochi anni fa. Un altro obiettivo del conflitto sciita è quello di riuscire a ottenere più posti nel governo. Attraverso la forza”. Ne è convinto mons. Louis Sako, vescovo di Kirkurk, dove nei giorni scorsi si sono registrati attacchi a due chiese con un chierichetto ed altri cristiani uccisi. “E’ necessario – dice in un’intervista al SIR – stare al fianco dei nostri fedeli, per dare loro tutto il sostegno possibile. Cerco di incoraggiarli a non desistere. Se qualcuno vuole spingerci ad andarcene, mostreremo che non abbiamo paura, che siamo forti e siamo profondamente legati al nostro Paese. La religione in questi massacri non c’entra niente. La coabitazione pacifica esiste”.

Mons. Sako rivela anche di aver visitato “i capi islamici ai quali ho espresso la mia totale solidarietà per la distruzione della moschea di Samarra. Ho ribadito ancora una volta che noi cristiani ripudiamo gli attentati contro il popolo dell’Islam, perché riteniamo abominevole ogni delitto contro qualsiasi luogo di culto. Nella nostra comunità stiamo raccogliendo denaro che devolveremo per la ricostruzione della moschea”. Sir