Toscana

IRAQ, RAPIMENTO MONSIGNOR CASMOUSSA: CHIESTO RISCATTO

“Il gruppo che ha rapito ieri l’arcivescovo siro-cattolico di Mossul, monsignor Basile Georges Casmoussa, ha chiesto questa mattina un riscatto di 200.000 dollari”. Lo dice alla MISNA l’altro arcivescovo di Mosul, monsignor Paulos Faraj Rahho, di rito caldeo, spiegando che poche ore fa i sequestratori hanno usato il cellulare di monsignor Casmoussa per chiamare padre Tetrus Mosei, vicario generale della diocesi di Mosul di rito siro-cattolico e avanzare appunto la richiesta di riscatto. Durante la telefonata anche monsignor Casmoussa ha scambiato qualche parola con padre Mosei, per rassicurarlo sulle proprie condizioni di salute. “La diocesi – prosegue monsignor Rahho – sta cercando di raccogliere il denaro necessario e, entro oggi, potrebbe consegnarlo ai sequestratori; tutti vogliamo che l’arcivescovo torni tra noi”. Secondo monsignor Rahho non si è trattato di un attacco mirato contro la Chiesa irachena: «Questi gruppi – sostiene – vogliono ottenere denaro in modo facile e questa è certamente la via più rapida; tra l’altro da due mesi a questa parte a Mosul non si vede nemmeno un poliziotto. Negli ultimi mesi sono continuati gli attacchi e i bombardamenti e non c’è ancora alcuna serenità». Misna