Toscana

ISRAELE ORDINA CONFISCA DI TERRE PALESTINESI TRA GERUSALEMME E CISGIORDANIA

Israele ha ordinato la confisca di 110 ettari di terre appartenenti a cinque villaggi palestinesi che sorgono tra Gerusalemme est e la Cisgiordania, alimentando il timore palestinese che intenda annettere la colonia di Maale’h Adumim alla città santa. Secondo la stampa israeliana, la confisca dei terreni è necessaria alla costruzione di una nuova strada tra Gerusalemme e Gerico, che consentirebbe di sviluppare nella zona ‘E-1′ (dove corre l’attuale strada), il progetto di un quartiere residenziale. Il progetto E-1, teorizzato nel 2004 è di fatto ‘congelato’ a causa della resistenza dei palestinesi e di gran parte della comunità internazionale. Le terre, confiscate dai villaggi di Abu Dis, al Shawareh, al Sharqiya, Nabi Moussa e Khan al Amer, costituiscono una striscia che, se annessa allo stato israeliano, taglierebbe in due la Cisgiordania, rendendo ancor più difficile la nascita di un futuro stato palestinese. Il vice-primo ministro israeliano Haim Ramon, responsabile dei territori tra lo stato ebraico e la Cisgiordania, ha detto al quotidiano “Ha’aretz” di non essere stato informato dal governo dell’espropriazione, che rischia di trasformarsi in un caso politico: la decisione giunge proprio mentre i vertici israeliani e palestinesi stanno lavorando per un ‘documento congiunto’ da presentare alla prossima conferenza sul Medio Oriente nel mese di novembre, e il nodo delle colonie israeliane è uno degli scogli su cui si sono infranti molti dei precedenti negoziati di pace. Non si è fatta attendere la reazione palestinese, con una dichiarazione del negoziatore Saeb Erekat, che ha condannato la decisione e chiesto al governo israeliano di “rinunciare al progetto per dare un’occasione alla pace”.Misna