Toscana

Il 23 e 24 gennaio la Conferenza regionale sulla disabilità

“Insieme al professor Toschi – ha spiegato Stefania Saccardi – volevamo realizzare un progetto che lui aveva in mente già da un po’ di tempo, ovvero trovare un momento per confrontarci sui vari temi legati alla disabilità”.

Introducendo i temi prioritari che animeranno il dibattito (scuola, lavoro, inserimento lavorativo, durante e dopo di noi) la vicepresidente ha sottolineato in particolare l’importanza del durante e dopo di noi, “un ambito delicatissimo e molto sentito, soprattutto dalle persone con disabilità intellettiva. Ci sono 5esperienze avviate in tutta la regione e a queste guardiamo con grande interesse ma vorremmo riuscire ad identificare un modello al quale tutti si possano attenere per arrivare ad una soluzione di un problema così caro a tanti genitori che si domandano cosa accadrà ai propri figli quando loro non ci saranno più”.

“Oggi – ha aggiunto – le risposte residenziali sono o la RSD oppure risposte spesso inadeguate. Con una delibera approvata a luglio abbiamo raccolto proposte di sperimentazioni rivolte a persone fragili, tra cui anche i disabili, e la gran parte di quelle arrivate riguardano proprio l’attivazione di risposte flessibili residenziali, che contiamo di far partire entro fine mese”.

La vicepresidente ha poi passato in rassegna alcuni degli impegni più importanti assunti dalla Regione. “Per l’abbattimento di barriere architettoniche abbiamo emanato due bandi, uno da 2 milioni di euro rivolto ai privati e uno da 3 milioni per gli edifici pubblici. Un altro milione e 400 mila euro sono stati stanziati di recente per le persone con disturbi dello spettro autistico, un atto molto atteso dalle famiglie. Vita Indipendente è un altro progetto sul quale lo stanziamento è passato da 2 milioni a 9 in 5 anni. Sono solo alcune delle azioni che la Regione ha avviato di recente e che si aggiungono a tutto l’esistente”.

“Senza tralasciare la nuova programmazione 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo – ha concluso Saccardi – che per il sociale mette a disposizione 180 milioni di euro, la metà dei quali potranno essere destinati anche alla disabilità. La Regione vorrebbe impiegare queste risorse per potenziare aspetti quali l’accompagnamento, l’avviamento e l’inserimento lavorativo. In generale gli elementi sui quali vorremmo insistere sono la flessibilità, la novità e una maggiore appropriatezza per un tema così delicato sul quale il lavoro è ancora scarso e frammentario”.