Toscana

Italia Nostra per la tutela del Lago di Porta

DI MARCO LAPIInsieme per conoscere e tutelare l’area del Lago e delle Rupi di Porta: questo l’invito che la sezione di Massa-Montignoso di Italia Nostra, presieduta da Bruno Giampaoli, rivolge ai propri soci e simpatizzanti invitandoli a una visita guidata in programma per domenica 22 maggio con inizio alle 13,30. L’appuntamento è al Salto della Cervia, sulla via Aurelia, di fianco all’ex Cava Fornace o Cava Viti, attualmente discarica di inerti. La visita prevede una relazione storica sul Salto della Cervia a cura di Giovanni Marcuccetti e gli interventi di Luca Giannelli, presidente del Wwf massese, di Fortunato Angelini, presidente del Consorzio di bonifica Versilia-Massaciuccoli, oltre che dello stesso Bruno Giampaoli nonché di tecnici e amministratori locali. La visita terminerà all’idrovora della Ranocchiaia dove il Consorzio offrirà un simpatico spuntino a base di prodotti locali.

Un’ottima proposta, questa di Italia Nostra di Massa e Montignoso, per richiamare ancora una volta l’attenzione su quest’area naturale protetta di interesse locale (Anpil), di grande importanza anche perché attraversata da vie storiche – quali appunto l’Aurelia e la Francigena – lungo il passaggio obbligato tra le rupi e la zona umida. Un’area strategica, quindi, per di più di confine tra Massa e la Versilia Medicea e per questo presidiata da una fortezza iniziata nel nel 1566 da Cosimo I de’ Medici – dopo che il trattato di Chateau Cambresis (1559) aveva stabilito la divisione del territorio fra Massa, Lucca e Firenze – e completata da Ferdinando I nel 1588. Per secoli, la grande struttura fortificata ha svolto funzioni di difesa militare e di dogana ed è anche stata al centro di lotte ai tempi della Rivoluzione Francese e di molti altri eventi politici: del complesso oggi resta però solo una torre (nella foto) acquistata lo scorso autunno dal Comune di Pietrasanta, per quasi 500 mila euro, dai privati che ne detenevano la proprietà. Una notizia, questa, da lungo tempo attesa dalla sezione massese-montignosina di Italia Nostra, l’associazione che più si era battuta per questo risultato e per la riqualificazione di tutta l’area adiacente, attraverso un’opera di sensibilizzazione incentrata, fin dal 1997, su numerose visite guidate nonché su convegni e denunce.

Al momento, il comune di Pietrasanta ha provveduto alla ripulitura dell’area adiacente alla torre per un primo riscontro di immagine e ha preso contatto con l’Università di Genova presso la quale era stato condotto uno studio per il restauro conservativo. Ma Italia Nostra chiede che si proceda anche alla rinaturalizzazione della sorgente posta davanti alla torre medicea che anticamente alimentava il fosso sotto le mura della fortificazione e più recentemente, prima di venire cementificata, aveva alimentato una piccola zona umida con flora e fauna caratteristiche del sottostante lago di Porta.

Ma oltre alla storia, il luogo è da ricordare anche per le storie popolari ad esso collegate. La rupe situata al confine si chiama infatti Salto della Cervia per una leggenda che racconta di una fanciulla inseguita, nei soprastanti boschi del monte Palatina, da un malintenzionato che cercava di violentarla. Arrivata allo sperone roccioso, dopo aver pregato la Vergine si tramutò in cerbiatta e con un salto si mise in salvo. Un’altra versione della leggenda parla di un cacciatore che sullo stesso monte inseguiva una cerva bestemmiando e maledicendo tutti i santi. Arrivata davanti al precipizio, la cerva spiccò un prodigioso salto e raggiunse lo sperone roccioso mettendosi miracolosamente in salvo. Il fatto fu rappresentato in una marginetta che venne collocata nella vicina chiesina di Santa Maria, oggi scomparsa, mentre l’immagine attualmente si trova in una chiesa di Seravezza.