Toscana

LEGGE 194 E RU486: CONSIGLIO REGIONALE APPROVA MOZIONE PER TECNICHE IGV NON INVASIVE

Approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana una mozione sottoscritta da tutti i gruppi del Centrosinistra, compreso il Gruppo misto, con cui si chiede alla Giunta regionale la piena applicazione in Toscana della legge 194/78 sulla tutela della maternità e l’interruzione di gravidanza. Con questa mozione il Consiglio ha impegnato l’Esecutivo a favorire le tecniche più innovative e meno invasive concernenti l’interruzione volontaria di gravidanza. Inoltre la mozione chiede anche di garantire la qualità dei consultori, di favorire l’educazione sessuale, di avere una particolare attenzione nei confronti delle adolescenti e delle donne immigrate, nonché di tutte le fasce deboli della popolazione, estendendo a tutte le strutture pubbliche le tecniche più all’avanguardia e meno pericolose riguardanti sia lo svolgimento della gravidanza che anche i metodi della sua interruzione attraverso mezzi come la pillola Ru486.Al tempo stesso il Consiglio regionale ha respinto, sempre a maggioranza, un’analoga mozione, presentata dai gruppi del Centrodestra compreso l’Udc, con la quale, chiedendo l’applicazione integrale della 194, si voleva impegnare la Giunta a potenziare i consultori prevedendo in essi la presenza di tutte le associazioni di volontariato interessate ad esserci, nonché l’istituzione di un fondo di rotazione capace di supportare le donne in difficoltà e la costituzione di una “rete di opportunità” in grado di promuovere la maternità anche grazie ad incentivi per le imprese che intendono aprire asili aziendali o un fondo per l’apertura di asili condominiali.La prima a prendere la parola è stata Stefania Fuscagni (Pdl, portavoce dell’opposizione) che ha evidenziato come l’intento della mozione presentata dal Centrodestra fosse quella di “impegnare la Giunta ad applicare la legge 194 valorizzandone la prima parte e cioè la tutela e la promozione sociale della maternità” perché “questa è una scelta che caratterizza tutte le Regioni governate dal Centrodestra che, a trent’anni dall’approvazione della legge, ed a seguito delle competenze regionali nel sociale, sono attente a tutte le iniziative di sostegno alla maternità come il bonus bebè, il sostegno alla natalità, il supporto economico alle donne e alle famiglie, l’attivazione di asili aziendali e condominiali” definite “tutte scelte di buon senso che le realtà regionali guidate dal Pdl e dalla Lega stanno mettendo in campo”.Di diverso parere si è detta Monica Sgherri (Fds Verdi) secondo cui “la 194 è una legge fondamentale da difendere e non da smantellare” e secondo la quale “è necessario potenziare gli strumenti che essa prevede e non certo minarla”. In questa direzione, ha affermato la Sgherri, “va la mozione di maggioranza” che vuole sottolineare l’importanza di una legge che “ha dato alle donne italiane che vogliono abortire il diritto di farlo in Italia senza dover fare viaggi studio all’estero o ricorrere alle mammane”.Daniela Lastri (Pd) ha esordito affermando che “la Fuscagni se ne deve fare una ragione perché la 194 è una legge dello Stato da molti anni e in Toscana è bene applicata”. Secondo la Lastri parlare di interruzione della gravidanza non significa parlare di contraccezion e “l’approccio ideologico alla 194 è un qualcosa che svia il confronto serio su un argomento importante” sul quale occorre “serenità ma anche fermezza” perché “indietro non si torna”.Ma anche per Marco Carraresi (Udc) qualcuno deve farsi una ragione di come stanno le cose. “Questo qualcuno è però chi governa la Toscana”, ha detto Carraresi. Che ha aggiunto: “Il Centrosinistra non vuol vedere che a trent’anni dall’entrata in vigore della 194 ci sono questioni incontestabili come il fatto che le donne vengono lasciate da sole durante la gravidanza o il fatto che nell’80 per cento dei casi alle donne non viene prospettata nessuna alternativa all’aborto”. In sede di dichiarazione di voto, poi, Carraresi ha affermato che il suo gruppo avrebbe votato la mozione illustrata dalla Fuscagni e non quella del Centrosinistra.Marina Staccioli (Lega Nord) ha affermato che “occorre incentivare la natalità attraverso strumenti di sostegno economici e l’introduzione di un sistema fiscale basato sul quoziente familiare”. Inoltre, secondo la consigliera leghista, i consultori presenti in Toscana “non danno un supporto sociale e psicologico” e “occorre una seria alternativa alla Ru486”.Maria Luisa Chincarini (Idv) ha invece puntato il dito sul fatto che “l’Italia ha il più basso quoziente di Pil impegnato per il sostegno alle famiglie” e questo “certo non giova ad una politica che sia di effettivo sostegno alla maternità”. La legge 194, secondo la Chincarini, ha comunque avuto il merito di dare alle donne “la possibilità della scelta e di affrancarle dalla clandestinità se vogliono abortire”.Secondo Stefano Mugnai (Pdl) “l’approccio laico sul metodo è un dato acquisito” e dunque bisogna ragionare “sulle politiche e sugli obiettivi” lasciando da parte l’approccio ideologico. In questo senso, ha detto Mugnai, “il Centrosinistra non può far finta di non vedere che questa mozione sostiene e promuove la natalità”.Anche Giovanni Donzelli (Pdl) ha affermato di non comprendere la posizione del Centrosinistra. “Bisogna aiutare le donne a rimuovere le cause che le spingono ad abortire”, ha detto. “Vogliamo rafforzare la 194 là dove prevede il sostegno alla natalità. La possibilità di interrompere una gravidanza è un diritto acquisito, ma noi vogliamo offrire alle donne tutto il sostegno possibile per fare scelte libere”.Rosanna Pugnalini (Pd) ha replicato che “temi come questo vanno affrontati con grande equilibrio”. Secondo la Pugnalini “la 194 ha avuto il merito di liberare le donne dall’aborto clandestino” e soprattutto “è una legge che non vede l’aborto come contraccezione”. La Pugnalini ha inoltre auspicato che si proceda sulla strada di una sempre maggiore e consapevole educazione sessuale sviluppando al contempo la presenza di adeguati consultori sul territorio. Con una precisazione: “Occorre anche che il Governo dia alle donne e alle famiglie adeguati strumenti economici e sociali”. Marco Taradash (Pdl) ha spostato l’accento su altro spetto di questa complessa questione. “Perché il nostro è un Paese in cui si fanno così pochi figli?”, ha chiesto. E poi: “Questa è una mozione che punta l’accento su problematiche concrete dalle quali, oggigiorno, non si può prescindere”. Per Taradash, in questo senso, bisogna bisogna incentivare il sostegno ai nuclei familiari e alla scelta della maternità da parte delle donne.Dario Locci (Lega Nord) si è collegato a quanto affermato da Taradash per dire che “tutti assieme bisogna trovare un punto d’incontro per il bene della Toscana” e che “il decremento demografico è una delle ragioni del declino dei nostri territori” e che “non è certo pensabile pensare di sopperire a questo decremento facendo arrivare in Italia sempre più stranieri”. Fabrizio Mattei (Pd) si è invece rivolto Taradash chiedendo che “se l’obiettivo è incentivare il sostegno alle famiglie, cosa c’entra la 194?”. Mattei ha dunque proposto: “Diamo semmai soldi alle famiglie per l’incremento delle nascite, invece di fare manovre economiche, come quella attuale del Governo, che creano ulteriori problemi a nuclei familiari che vorrebbero mettere al mondo un figlio. Se la volontà è questa, siamo tutti d’accordo”. Paolo Bambagioni (Pd) ha osservato che “lo spirito di quanto affermato nella mozione del Centrodestra è presente nella mozione della maggioranza” e pertanto ha inviato “i colleghi dell’opposizione a prendere in considerazione di votare la mozione del Centrosinistra”.Vittorio Bugli (capogruppo Pd) ha tuttavia affermato che “l’intento del Centrodestra, con simili mozioni, è forse quello di creare dissapori all’interno della maggioranza”. Ma poi ha aggiunto: “Però il Centrosinistra, su questi temi, una posizione ce l’ha ed è unitaria. Per questo noi non voteremo la mozione del Centrodestra”.Ha chiuso il dibattito l’intervento di Alberto Magnolfi (capogruppo Pdl): “Il Centrodestra, legittimamente, propone ciò che vuole. E’ il Centrosinistra a dover capire, semmai, se all’interno delle nostre proposte ci sono o non ci sono spunti interessanti. Quanto dice Bugli è grave. Prendiamo atto di questo e rinnoviamo il sostegno alla mozione illustrata dalla collega Fuscagni”. (mc)