Toscana

LIBANO, VESCOVI MARONITI: SUBITO ELEZIONE DEL PRESIDENTE O SARÀ IL CAOS

“E’ della massima importanza eleggere il prossimo presidente entro i tempi previsti e in base alla Costituzione per risparmiare al paese il vuoto politico e il suo conseguente e pericoloso caos”. La raccomandazione giunge dai vescovi della Chiesa cattolica maronita del Libano che si sono riuniti a Bkerkè per la loro assemblea mensile sotto la guida del card. Nasrallah Sfeir. L’elezione del nuovo presidente appare una tappa cruciale in questa fase della storia libanese per questo i vescovi da tempo avvertono del rischio “della divisione del Paese” e delle “interferenze su questa nomina”. Il presidente del parlamento, Nabih Berri, esponente dell’opposizione guidata dal movimento sciita Hezbollah e appoggiata dalla Siria, ha convocato per il 23 ottobre i 128 deputati (metà cristiani e metà musulmani) per eleggere il nuovo capo dello stato, dopo che l’opposizione ha fatto mancare il richiesto quorum di due terzi nella sessione del 25 settembre. Il mandato dell’attuale presidente della Repubblica, il filosiriano Emile Lahud, scade il 24 novembre.Sir