Toscana

LIBIA: TAVOLA PACE E RETE DISARMO, BLOCCARE FORNITURA DI ARMI E COOPERAZIONE

“L’Italia è il principale fornitore di armi alla Libia: al regime di Tripoli sono stati vendute diverse tipologie di armamento (aerei e veicoli terrestri, sistemi missilistici e sistemi di protezione e sicurezza) per un mercato di 93 milioni di euro nel 2008 e 112 milioni nel 2009”. Queste armi sono “forse state in prima linea nella sanguinosa repressione di questi giorni della popolazione civile libica”, per cui è necessaria “la sospensione di ogni forma di fornitura di armamenti e di cooperazione militare col governo libico”: è la forte richiesta che la Rete Italiana per il Disarmo (coordinamento che raccoglie oltre 30 organismi italiani impegnati sul tema del controllo degli armamenti) e la Tavola della Pace rivolgono oggi al Parlamento e al Governo italiano. “I funzionari di Governo italiani che abbiamo incontrato negli ultimi anni ci hanno sempre assicurato che le tipologie dei sistemi d’arma venduti in giro per il mondo non potevano essere usati per violare i diritti umani – dice Francesco Vignarca, coordinatore della Rete -. Ma le notizie degli ultimi giorni ci dimostrano come le repressioni di piazza si possono condurre anche con raid aerei contro i manifestanti”.Sir