Toscana

La Cina guida la ripresa delle esportazioni toscane

di Ennio Cicali

Piacciono ai cinesi i prodotti toscani, si spiega così l’accelerazione delle esportazioni verso la Cina che con un +46% si colloca come il mercato più brillante nei primi tre mesi dell’anno, grazie in particolare all’export dei distretti di Santa Croce, dell’orafo aretino e dell’abbigliamento di Empoli. Molto dinamiche le vendite sul mercato cinese anche del tessile abbigliamento di Prato. Nel complesso l’unico distretto che segna un arretramento delle esportazioni in Cina è quello del marmo di Carrara, mentre molti distretti, grazie al balzo sperimentato, a raggiungono buoni livelli di vendita sul mercato cinese. Il vino toscano, ad esempio, ha superato nel primo trimestre dell’anno la soglia di 1,3 milioni di euro di export.

Cina a parte a parte, anche per gli altri distretti industriali il 2011 è cominciato bene: nel primo trimestre le vendite all’estero hanno registrato una crescita tendenziale del +16,4%, quinto trimestre consecutivo in positivo e in linea con il dato del complesso dei distretti italiani (+16,3%). Mai nella seconda metà degli anni Duemila si erano toccati tassi di crescita così elevati per più trimestri consecutivi, attribuibili anche a un fisiologico rimbalzo, dopo il crollo del 2008-09.

L’export del Made in Tuscany sfiora così i 2,5 miliardi di euro, livello solo di poco inferiore rispetto all’ultimo picco del 2007, prima della crisi. Lo dice il Monitor dei distretti industriali della Toscana che illustra l’andamento dell’export nel primo trimestre 2011, realizzato per Banca CR Firenze a cura del servizio studi di Intesa Sanpaolo.

La filiera della pelle sostiene i buoni risultati dei distretti tradizionali toscani: articoli di pelle e calzature di Arezzo (+43,6%), calzature di Lamporecchio (+26,3%), polo fiorentino della pelle (+25,3%), concia e calzature di Santa Croce sull’Arno (+23,9%), calzature di Lucca (+8,2%).

Bene anche alcuni distretti dell’alimentare, con in testa l’olio di Firenze (+26,9%) e i vini del Chianti (+21,1%).

Mantengono un buon ritmo anche il tessile e abbigliamento di Prato (+17,9%) e l’orafo di Arezzo (+9,1%), quest’ultimo in rallentamento dopo gli straordinari risultati del 2010. Gli unici distretti che non hanno sperimentato un avanzamento rispetto al primo trimestre dello scorso anno sono il cartario di Capannori (-0,7%) e il mobile imbottito di Quarrata (-12,4%).

Ancora in negativo, invece, il polo farmaceutico toscano (-29,3%), dato che sconta anche il confronto con un primo trimestre dello scorso anno molto elevato che registrò risultati ottimi a causa della pandemia di influenza e della conseguente domanda mondiale di vaccini.

Tra i paesi spicca l’accelerazione delle esportazioni verso la Svizzera con un eccezionale saldo positivo di 39,2%, Stati Uniti (+19,3%), e Germania (+19,3%). Positive, seppure in rallentamento rispetto al 2010, le vendite verso la Francia (12,2%), principale mercato di sbocco delle produzioni  toscane. Ancora elevati e positivi di dati delle esportazioni verso Hong Kong (+19,7% la crescita tendenziale). Particolarmente significativa è la conferma del risveglio delle vendite verso la Russia (+29%), uno dei motori che avevano sostenuto l’export del Made in Tuscany negli anni immediatamente precedenti la crisi. Tra i Paesi emergenti, rallentano gli Emirati Arabi Uniti (+9,8%) principale mercato di sbocco dell’oreficeria di Arezzo: la decelerazione appare, peraltro, fisiologica dopo il balzo del 66% sperimentato nel primo trimestre dello scorso anno.

I miglioramenti registrati nelle esportazioni dei distretti tradizionali toscani cominciano ad avere effetti positivi anche sull’occupazione: nei primi cinque mesi del 2011 pur in un quadro ancora caratterizzato da specifiche situazioni di difficoltà aziendali e di ristrutturazione complessiva in molte filiere, i dati relativi al complesso delle ore di cassa integrazione ha mostrato un calo prossimo al 30%, con un rallentamento anche per quella in deroga, strumento che aveva registrato un forte utilizzo nel 2010 e che la Regione Toscana ha rinnovato per il biennio 2011-12.