Toscana

La Toscana per la pace

La schiavitù dei bambini costretti a combattere in guerra o venduti per lavorare, la schiavitù della malattia, degli orfani di Aids in Africa, la schiavitù sessuale di donne e bambini: di tutto questo si parlerà durante il quinto Meeting sui diritti umani che si svolgerà la mattina del 10 dicembre a Firenze presso il Palazzetto dello sport.

L’iniziativa, intitolata «Mai più schiavitù – Liberi per cambiare il mondo», è organizzata dalla Regione Toscana e prevede, tra gli altri, la partecipazione del presidente del Senegal Abdoulaye Wade, del vescovo di Makeni in Sierra Leone monsignor Giorgio Biguzzi (che parteciperà anche all’iniziativa di «Shalom» di cui si parla sotto), del medico di Emergency Gino Strada, del presidente della Commissione europea Romano Prodi. Di fronte ad una platea di migliaia di studenti toscani, interverranno anche calciatori e cantanti come Damiano Tommasi e Jovanotti.

«Quello della schiavitù – spiega il presidente della Giunta regionale toscana, Claudio Martini – potrebbe apparire un tema oggi irreale, ma una ricerca dell’Onu afferma che ci sono più schiavi oggi di quando la schiavitù è stata abolita Ogni anno, ad esempio, 200 mila bambini vengono venduti per prestare la loro opera lavorativa in condizioni di schiavitù».

Una novità prevista da questa edizione del Meeting è un seminario, che avrà luogo nel pomeriggio del 10 dicembre, nel corso del quale verrà istituito il Comitato dei diritti umani di cui farà parte anche il presidente della Conferenza episcopale toscana, l’arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti, e che, insieme al Parlamento toscano dei giovani, approverà un documento finale contenente gli impegni, le proposte e gli obiettivi comuni su cui lavorare.

Ancora sul fronte dei diritti umani, la manifestazione «Il mio fiore per la pace»: ottomila disegni di altrettanti bambini da tutto il mondo che saranno esposti il 22 dicembre nel Loggiato degli Uffizi a Firenze e messi all’asta a favore di Emergency e degli ospedali di Gino Strada in Afghanistan.

L’assessore regionale alla comunicazione, Chiara Boni, ha spiegato che l’iniziativa «era partita inizialmente per coinvolgere i bambini della Toscana sul significato della pace, ma poi si è allargata a macchia d’olio in tutto il mondo: abbiamo così ricevuto – ha detto ancora l’assessore – 499 album e 7 mila 984 fogli di disegni». Tra le 54 scuole di 23 Paesi che hanno aderito all’iniziativa anche 5 istituti palestinesi e 4 israeliani.

Insieme all’album mandato alle scuole, il presidente della Regione aveva inviato un messaggio in cui chiedeva ai bambini di riempire i fogli con disegni di fiori, per contribuire in questo modo a far sbocciare ovunque la pace. Martini ha poi chiesto al presidente della Commissione europea Romano Prodi e al presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine che la mostra venga esposta anche a Bruxelles.