Toscana

Lavoro: impennata della cassa integrazione. Dal 2013 10 mila lavoratori a rischio

Si impenna di oltre 7.566.000 la cassa integrazione in Toscana ad ottobre portando il dato dei primi 10 mesi a oltre 44 milioni e 200.000, ben il 10% in più del corrispondente periodo dell’anno precedente (Gennaio-Ottobre). La deroga cresce del 3,56% sul 2011, la straordinaria del 18,70% (17.566.977 contro 16.780.670) l’ordinaria del 7,18%.

Le crescite più preoccupanti ancora una volta a Lucca (124,91%), Livorno (+83,97%) Siena (+41,49%). «Tengono» Firenze-Prato-Pistoia che vedono un calo tendenziale a 2 cifre con Prato addirittura a un -10,45% sul 2011 e – 41,49 sul 2010 punto più pesante della crisi.

«Siamo ancora in piena crisi, pur con evidenti differenze territoriali – secondo Daniele Quiriconi, responsabile mercato del lavoro della segreteria regionale della CGIL Toscana –  in particolare il dato preoccupante è rappresentato dal fatto che i quattro quinti della cassa è rappresentato dalla straordinaria che riguarda le imprese in crisi strutturale e dalla cassa in deroga (oltre 17 milioni a testa per le 2 tipologie). Per la cassa in deroga in particolare, dal 2013 peserà lo sciagurato taglio delle risorse operato non solo dalla riforma della legge sul mercato del lavoro, ma anche dalle successive manovre di assestamento, che ne ridurranno le disponibilità a meno della metà. Ciò significa, se non ci saranno correttivi, che circa 10.000 lavoratori toscani interessati dalla crisi rischieranno di rimanere senza ammortizzatori e quindi licenziati già dai primi mesi dell’anno nuovo, come avevamo purtroppo previsto opponendoci alle riforme. Anche di questi contenuti, si carica in Italia lo sciopero generale europeo del 14 novembre, nel nostro paese promosso, purtroppo, dalla sola Cgil».