Toscana

Lucca, confronto Ichino-sindacati su salario differenziato

Alla due giorni internazionale che si è svolta a Lucca (11 e 12 marzo) sul diritto del lavoro l’evento clou è stato il confronto tra Susanna Camusso (segretario generale Cgil), Gigi Petteni (segretario confederale Cisl) e Carmelo Barbagallo (segretario generale Uil), incalzati dalle domande del senatore Pietro Ichino, coordinatore scientifico della Fondazione Pera. Al confronto (pomeriggio dell’11 marzo) sarebbe dovuto intervenire anche Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, che per motivi personali non ha potuto partecipare. Così come Annamaria Furlan (segretario generale Cisl) che però ha fatto in tempo a farsi sostituire.

I temi di questo confronto sono partiti dalla proposta di Ichino di un salario differenziato, in Italia, per il pubblico impiego, calibrato sulle tabelle Istat del costo della vita. Una proposta che ha subito incassato il diniego dei tre sindacati presenti, che si sono detti contrari in quanto una proposta simile rischia di favorire il lavoro nero e non tiene conto delle disparità infrastrutturali che sono presenti all’interno del Paese. La discussione è apparsa molto accesa anche perché ha toccato argomenti di stringente attualità sul futuro del sindacato in Italia, a partire proprio dalla riforma del sistema sindacale.

Ichino ha insistito sulla possibilità di rivedere il meccanismo che individua la quota di rappresentanza dei sindacati a livello nazionale, altro tema spinoso. Camusso, Barbagallo e Petteni hanno invece sottolineato la necessità di snellire la burocrazia e accorciare i tempi della giustizia, veri impedimenti agli investimenti di capitali stranieri in Italia; ma hanno insistito nel richiedere politiche attive per l’inserimento nel lavoro: «per ora si sono viste politiche per facilitare i licenziamenti», ha chiosato la Camusso con l’approvazione degli altri due rappresentanti. I tre rappresentanti sindacali presenti hanno inoltre ricordato di aver presentato una proposta sulla riforma delle relazioni industriali. Proposta che non è basata su un unico modello di impresa da calare in tutte le realtà, ma anzi tiene conto delle diverse realtà aziendali, la gran parte costituita da artigiani, piccole e medie imprese. Insomma la Fiat, ora Fca, di Marchionne per i sindacati non è proprio un modello da prendere come riferimento. Su questa proposta le altre parti in causa, Governo compreso, pare non abbiano fatto pervenire alcuna risposta.

L’auditorium del complesso San Francesco a Lucca, dove si è svolto questo confronto, va però detto che era semivuoto. Al massimo un centinaio di persone presenti. In effetti, in un’occasione dove sono presenti i massimi rappresentanti dei sindacati nazionali, Cgil Cisl e Uil, ci si aspetterebbe un’attenzione maggiore da parte di iscritti e simpatizzanti. Un tempo, almeno per senso di appartenenza, forse qualcuno in più si sarebbe visto anche in questo contesto «tecnico». Il confronto è stato comunque vivace e godibile: per la nettezza delle posizioni espresse dai sindacalisti presenti e per le stimolanti sollecitazioni di Pietro Ichino che, va detto, a volte sui temi dibattuti non ha fatto mistero delle sue simpatie per il Governo Renzi.

Il convegno internazionalePer il secondo anno consecutivo la Fondazione Giuseppe Pera di Lucca, intitolata ad uno dei padri del diritto del lavoro in Italia, ha organizzato un convegno internazionale che per due giorni ha dibattuto sulla giurisprudenza del lavoro. Il Convegno, intitolato «I sindacati e la legge», si è svolto venerdì 11 e sabato 12 marzo nel Complesso di San Francesco a Lucca. La Fondazione Pera può contare su un rapporto privilegiato con il Comparative Labor Law&Policy Journal, rivista statunitense che dal 1976 rappresenta il punto di riferimento per il diritto comparato del lavoro. Inoltre, dopo questo secondo convegno, si aprono nuove prospettive perchè giuslavoristi, economisti e sociologi di tutto il mondo hanno chiesto di avviare studi e ricerche con la Fondazione lucchese. Per ulteriori informazioni: www.fondazionegiuseppepera.it