Toscana

MARCIA PERUGIA-ASSISI: “NELLA CITTÀ DI SAN FRANCESCO LA CONFERENZA DI PACE PER IL M.O.”

«Crediamo che il mondo oggi ha bisogno di immagini di pace che si contrappongono alle immagini di guerra». Ad esprimere la soddisfazione dei francescani per la marcia Perugia-Assisi che si è svolta domenica 12 maggio nella città di Francesco, è padre Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento. «Il rischio altrimenti – aggiunge – sarebbe quello di assuefarci alle immagini di violenza che ormai tutti i giorni scorrono sui monitor dei nostri televisori. Sono immagini che rischiano di renderci quasi impotenti. L’uomo ha quindi bisogno di questi gesti. Gesti come la manifestazioni delle religioni per la pace voluta dal Papa il 24 gennaio scorso ad Assisi: un momento di grande respiro per l’umanità perché ha gridato al mondo che il nome di Dio non può essere usato per combattere». Il portavoce del Sacro Convento sottolinea «la partecipazione molto forte del mondo cattolico, con la presenza dei più grandi movimenti ecclesiali: Agesci, Acli, Mani Tese, Emmaus, gli stessi francescani». «Forse anche più di 80 mila persone», aggiunge il religioso, «e comunque più dei numeri parlano le immagini, soprattutto quelle viste dall’elicottero». Il francescano ammette il rischio di una strumentalizzazione politica. «Certamente – dice – questo pericolo è presente però dobbiamo anche essere onesti nel riconoscere la presenza numerosissima del mondo cattolico e questo dice che a sfilare per la pace ieri ad Assisi non c’era solo il mondo politico”. Padre Fortunato ricorda che il Sacro Convento sta facendo pressione sulle «sedi governative e non» affinché «i governi sappiano accogliere gli esuli palestinesi». La comunità si sta anche proponendo per ospitare la Conferenza di pace. «È stata la proposta del Custode di Assisi e della comunità – spiega padre Fortunato – perché crediamo che Assisi rappresenti una sede naturale per essere protagonista di questa grande conferenza di pace. Crediamo anche che intorno a Francesco probabilmente si possano smussare gli animi». Sir