Toscana

MARTINI AGLI ALLEVATORI COLDIRETTI: SCRIVERO’ AL MINISTRO PER DESECRETAZIONE DEI FLUSSI DI LATTE DI IMPORTAZIONE

«Ministro ti chiedo di rendere pubblici i dati sui flussi di importazione di latte nel nostro paese, ancora secretati». Il presidente della regione Claudio Martini, incontrando la delegazione di imprenditori agricoli di Coldiretti Toscana, guidati dal presidente Tulio Marcelli e dal direttore Prisco Lucio Sorbo, ha annunciato la decisione di scrivere una lettera al ministro delle politiche agricole Luca Zaia per sollecitare la messa in trasparenza della filiera casearia.L’impegno è maturato dopo aver ascoltato i motivi della protesta e aver visionato i dati dell’import: milioni di quintali di latte che arrivano sulle tavole dei consumatori toscani, di cui chi acquista non conosce la provenienza (perché non dichiarata in etichetta). Oggi infatti questi numeri sono disponibili presso il Ministero della salute, il ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e l’agenzia delle dogane, ma non si possono rendere pubblici. Intanto il massiccio fenomeno dell’import, così com’è, rischia di far precipitare la situazione, perché penalizza fortemente i produttori toscani e italiani e di mettere in pericolo l’immagine e la qualità di uno dei prodotti simbolo del made in Italy agroalimentare.Il governatore, nella lettera, ha invitato il ministro ad attivarsi per arrivare a una rapida approvazione dei provvedimenti nazionali volti a rendere obbligatoria in etichetta l’indicazione dell’origine territoriale del latte a lunga conservazione e di quello impiegato per le produzioni casearie; di rendere obbligatoria nell’etichetta dei formaggi, come le mozzarelle, e dei latticini l’indicazione delle sostanze (come le cagliate prelavorate), utilizzati come ingredienti e la loro origine territoriale; di vietare l’uso di caseine, caseinati e proteine concentrate del latte nella produzione dei formaggi. Intanto la Regione Toscana spingerà al massimo l’utilizzo di prodotti locali nelle mense scolastiche, negli ospedali e in generale nella ristorazione collettiva pubblica, attraverso, predisponendo bandi di gara per la selezione delle imprese fornitrici che favoriscano il consumo del prodotto locale, di qualità, legato al territorio e rispettoso dell’ambiente.Apprezzato l’intervento deciso di Martini, Coldiretti Toscana continua la sua iniziativa di sensibilizzazione per coinvolgere anche i consumatori in una battaglia che vede, come spesso accade, alleato chi produce e chi acquista. Nei prossimi giorni, infatti, l’organizzazione agricola organizzerà nuovi blitz per cominciare a costruire una filiera agricola tutta italiana, ben riconoscibile anche sugli scaffali dei supermercati.