Toscana

MATEC, IN ARRIVO LETTERE CASSA INTEGRAZIONE; MARTINI, LETTERA A SCAJOLA PER TRATTATIVA

La giunta regionale della Toscana invierà oggi una lettera al ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, per sostenere la proposta di aprire una trattativa di carattere nazionale sul caso Matec di Scandicci. Lo stabilimento, che occupa circa 270 dipendenti, è stato chiuso dalla proprietà il 22 dicembre e da ieri stanno arrivando le lettere per la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività.

L’iniziativa della Regione è stata comunicata dal presidente della giunta, Claudio Martini, durante una visita ai ai lavoratori, che da giorni stanno presidiando i cancelli della fabbrica. “Chiediamo alla parte imprenditoriale, anche agli industriali toscani, di fare proposte per riprendere l’attività produttiva in questo sito”, ha detto Martini, che era accompagnato nella visita agli operai della Matec dagli assessori regionali alle attività produttive, Ambrogio Brenna, e al lavoro, Gianfranco Simoncini, oltre al sindaco di Scandicci, Simone Gheri.

Il presidente della Regione, che ha definito “la serrata della proprietà un elemento di rottura grave e per noi inaccettabile, una degenerazione delle relazioni sindacali nel nostro territorio” ha aggiunto di condividere “la posizione del sindaco di Scandicci: questo è un sito produttivo e deve restarlo, non deve essere a disposizione di nessun tipo di speculazione”. Infine, parlando degli imprenditori, “noi sappiamo di una disponibilità del mondo imprenditoriale in questo senso – ha aggiunto Martini – Lo stesso Lonati mi disse che a fronte di ipotesi nuove, si valuterà la possibilità di una ripresa delle attività. Quello di formulare proposte concrete deve diventare un impegno di tutti, anche per stanare fino in fondo le intenzioni della proprietà”.

Ieri, il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, ha telefonato a Scajola per chiedergli di prendere contatti con la proprietà della Matec, il gruppo Lonati, per la riapertura della trattativa e il ministro ha assicurato l’interessamento del governo. “Abbiamo preso atto della disponibilità del ministro Scajola – ha detto Martini – di riconvocare le parti, frutto anche dell’impegno del sindaco di Firenze. Noi daremo il nostro sostegno al ministro perché questo incontro vi sia. La vertenza non può chiudersi così. Bisogna riaprire un tavolo e questo può avvenire solo a livello nazionale, per impegno dei sindacati nazionali ma anche del governo”. (ANSA).