Toscana

MEDIO ORIENTE, ANCORA VIOLENZE TRA PALESTINESI A GAZA, RAID ISRAELIANO NEL NORD

Sono almeno 17 gli attivisti palestinesi morti nelle ultime 24 ore negli scontri tra miliziani legati ad Hamas (il partito del primo ministro Ismail Haniyeh) e a Fatah (del presidente Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen). Lo riferiscono fonti giornalistiche locali e internazionali, precisando che oggi è stato anche lanciato un attacco contro la casa del primo ministro Haniyeh, colpita da un razzo. Sempre Hamas ha accusato oggi gli uomini di Fatah di aver rapito un membro dell’ala militare del partito, pare si trattasse di un cugino di Abdel Aziz Rantisi un capo di Hamas ucciso dagli israeliani nel 2004, e di averlo ucciso a sangue freddo in strada. Qualche ora prima tre donne e un bambino erano stati uccisi nel corso di un attacco lanciato contro l’abitazione di un funzionario di Fatah, rapito dagli aggressori. Entrambe le parti si accusano di aver dato avvio alle violenze, iniziate il 7 giugno scorso ma diventate particolarmente cruente ieri, quando i combattimenti hanno avuto luogo anche all’interno di ospedali e le strade di Gaza sono state trasformate in luoghi di esecuzioni sommarie. Nei siti internet dei rispettivi movimenti si leggono continui riferimenti alla “guerra civile”. Un tentativo di mediazione per riportare la calma in città è stato lanciato dalla delegazione militare egiziana a Gaza che alle 13:00 locali (le 12:00 in Italia) ha chiesto un incontro con le delegazioni dei due partiti. Oggi è poi entrata in azione anche l’aviazione israeliana che ha colpito una zona nel nord della Striscia di Gaza. Il radi aveva per obiettivo un’area di lancio dei razzi Qassam caduti anche stamani sulla cittadina israeliana di Sderot, causando il ferimento lieve di tre persone. Misna